La notizia ha sconvolto l’intero panorama della musica leggera italiana e gli affezionati del Festival di Sanremo: il maestro Beppe Vessicchio non dirigerà l’orchestra nella prossima edizione della kermesse canora, in programma dal 7 all’11 febbraio.
Social network in rivolta, petizioni ed appelli provenienti da tutto il mondo dello spettacolo. La conferma arriva dal diretto interessato, che ha riferito all’Ansa: “E’ vero, quest’anno non dirigo l’orchestra a Sanremo. Ma è un caso, non una mia scelta voluta: ero stato ‘prenotato’ da un paio di cantanti che però alla fine non sono stati invitati da Carlo Conti. In realtà ci sarò lo stesso, perché l’ho promesso agli amici musicisti e per presentare il mio libro, senza alcun conflitto d’interessi”.
Il maestro sarà dunque in riviera, per la prima volta in vacanza, e per promuovere la sua prima autobiografia “La musica fa crescere i pomodori”, in uscita il prossimo 2 febbraio. “Con Conti e la De Filippi abbiamo in questo modo evitato l’effetto presepe completo con Giuseppe, Maria e Carlo in un ruolo abbastanza impegnativo”, ha ironizzato Vessicchio.
“Ho rifiutato il ruolo di opinionista per alcune trasmissioni, non fa per me, io sono un animale mitologico: metà uomo, metà orchestra. A mancarmi non saranno tanto le canzoni o la direzione dei musicisti, ma la ritualità. Sanremo è come una festa comandata: c’è Natale, Capodanno, la Befana e poi il festival. Sentirò anche la mancanza dello stare insieme ad amici che vedo una sola volta l’anno. Ma mi hanno già fatto promettere che in qualche modo la nostra tradizionale frittata di maccheroni, da bravi meridionali quali siamo, la mangeremo lo stesso”, ha concluso il maestro.