Gli incendi sul Vesuvio sono, almeno per il momento, l’argomento principale di questa calda estate. Il quotidiano Libero in una delle sue solite prime pagine ”colorite”, aveva titolato ”A Napoli si bruciano da soli”, titolo che ovviamente ha scatenato grandissime polemiche. Anche la cantante Fiorella Mannoia si è schierata contro il quotidiano diretto da Vittorio Feltri attraverso un post su Facebook ripreso dalla pagina del Partito del Sud.
Il commento di Fiorella Mannoia
“A Napoli non si bruciano da soli Idiota! Indagate per sapere il perché hanno bruciato quell’area, quali interessi ci sono, e chiedetevi da dove proviene la spazzatura che viene interrata, fate le inchieste, che sarebbe il vostro lavoro, invece di sparare titoli infamanti per un’intera città. Lo avete scritto anche per la Liguria quando qualche anno fa un incendio, l’ennesimo doloso, ha distrutto ettari e ettari di vegetazione? Lo avete scritto per tutti i roghi d’Italia? No, lo scrivete per Napoli. Questo sindaco vi da proprio fastidio vero? Io penso che un po’ di vergogna non vi starebbe male“, sono queste le parole dure e decise di Fiorella Mannoia nei confronti del titolo di Libero. Ovviamente, la difesa dell’artista è stata accolta con grande calore dagli abitanti delle zone interessate che non ci stanno a sentire accuse del genere.
Il titolo di Libero
In realtà non è stata solo la Mannoia a criticare il titolo di Libero e, in tutta sincerità, ci sentiamo di dare ragione a coloro che ritengono che potesse essere evitato. Dietro gli incendi che stanno devastando il Vesuvio possono esserci tutte le motivazioni del mondo che starà alla magistratura chiarire, ma di certo non sono Napoli e i napoletani il problema. Il problema di legalità che coinvolge quelle zone è evidente, ma il titolo del quotidiano di Feltri ha un retrogusto di razzismo e populismo che nulla aggiunge alla dibattito su questa drammatica vicenda.