Il 29 marzo, in molte delle sale italiane, è uscito il nuovo film scritto da Steven Rogers e diretto da Craig Gillespie I, Tonya incentrato sulla vita, la gloria e il declino di Tonya Harding, interpretata dall’attrice australiana Margot Robbie. Ma chi è davvero Tonya Harding?
Ex pattinatrice artistica su ghiaccio di fama mondiale, è divenuta celebre per essere stata la prima donna americana ad effettuare il salto triplo axel ai campionati nazionali americani del 1991 a Minneapolis (MN), salto che l’ha portata alla vittoria della gara.
Tonya Harding, l’aggressione a Nancy Kerrigan
La figure skater americana Tonya è in realtà divenuta più famosa nel 1994 a seguito del suo coinvolgimento nell’aggressione di Nancy Kerrigan, pattinatrice e rivale della stessa Tonya, avvenuta alla fine di una sessione di allenamento. La Harding sarebbe stata complice della violenza rivolta alla Kerrigan in quanto persona informata dei fatti; sapeva infatti che il suo ex marito Jeff Gillooly avrebbe assoldato qualcuno per colpire la Kerrigan così da poterla escludere alle qualificazioni per i giochi olimpici di quello stesso anno che si sarebbero tenuti a Lillehammer (Norvegia). La Kerrigan fu costretta a ritirarsi e il titolo di campionessa nazionale americana venne attribuito alla Harding.
Nonostante le ferite riportate in seguito all’aggressione, la Kerrigan si rimise subito in sesto e poté comunque partecipare ai giochi olimpici insieme alla Harding. La presenza delle due pattinatrici ai giochi ebbe una forte risonanza mediatica e questo mise sotto pressione entrambe le pattinatrici con effetti molto diversi sulle due: la Kerrigan dimostrò una forza, una concentrazione e una volontà tale da farle conquistare l’argento nella competizione, mentre la Harding, risentendo ancora del jet lag per essersi presentata pochi giorni prima della gara, sbagliò completamente il primo salto dell’esibizione andando a finire in ottava posizione.
La rinascita nel pugilato
Ad olimpiadi concluse, accertata la sua colpevolezza nel misfatto, Tonya pagò una multa affinché non venisse avviato il processo contro di lei, fu privata del titolo di campionessa nazionale e infine venne esclusa dal circuito ISU Challenger Series di pattinaggio di figura. Da qui in poi la Harding intraprese una carriera totalmente diversa, gettandosi prima nel mondo dello spettacolo, senza molto successo e anzi con alcuni scandali tra cui il sex tape con l’ex marito Gillooly, fino ad approdare poi nel 2002, all’età di 32 anni, a quello del pugilato come boxer professionista.
La carriera da pugile non è stata molto soddisfacente da un punto di vista di vittorie degli incontri ma lo è stata per la sua tenacia. L’incontro con la professionista Alejandra Lopez avvenuto nel marzo del 2003 fu definito da una rivista sportiva come un catfight, in gergo americano, come una lotta tra due donne che si tirano schiaffi, graffi, capelli e si strappano gli indumenti di dosso. Un evento questo che forse ha fatto ridere molti da un punto di vista professionale ma che ha avuto una forte risonanza mediatica proprio per la Harding che si è dimostrata coraggiosa fino alla fine e una calamita per tutti i curiosi: l’evento infatti fu sold out.
Tony Holden, agente del fu Tommy Morrison, pugile-attore di Rocky V, che si rifiutò di farle da agente per non compromettere il suo buon nome all’interno del mondo della boxe, disse di lei
“Tonya started [boxing] way too late and was very limited. Her tenacity was her strength. She gave it her all and never laid down, but she could never have contended with the top fighters at the time because she didn’t have any amateur background“.
Dopo alcuni incontri in cui ne uscì perdente, Tonya decise di ritirarsi e di non combattere più, scomparendo dalle scene.
La storia raccontata nel film I,Tonya
Ora che il film è uscito nelle sale, Tonya Harding è tornata alla ribalta dopo un periodo di oblio durato circa dieci anni e la cosa le ha permesso di dire la sua verità, mostrandosi a volte come vittima di un qualcosa più grande di lei ma anche come responsabile degli eventi stessi; una persona con un bagaglio esperienziale piuttosto negativo (basti pensare al suo rapporto di amore-odio con sua madre o alla non facile relazione con il marito Gilloly) che riesce a risollevarsi conquistando le vette più alte della gloria per poi sprofondare in un baratro di situazioni nefaste che costituiscono, per lei, le uniche vie di espiazione affinché la sua vita possa ricominciare.