Intervista ad Alessandra Celentano: maestra di Amici

Intervista in esclusiva alla maestra della scuola di Amici di Maria de FIlippi.

Alessandra Celentano Amici

Alessandra Celentano sin da bambina inizia a studiare danza con maestri di fama internazionale, fino a perfezionarsi all’Opera di Stato di Budapest. Successivamente, grazie a una borsa di studio, frequenta il Corso di Perfezionamento Professionale di danza a Reggio Emilia, che anni dopo la vedrà come docente.

Dal 2003 fa parte del corpo docenti della scuola di Amici di Maria De Filippi, riconosciuta come l’insegnante e coreografa più severa ( ma giusta) nella storia della trasmissione. Ha portato la rigidità della danza classica all’interno delle case e del pubblico italiano, facendola amare anche ai più scettici.

Da novembre 2016 Alessandra Celentano è uno dei mentori di Selfie-Le cose cambiano, il nuovo programma condotto da Simona Ventura, in onda su Canale 5.

Intervista alla maestra Alessandra Celentano

Dal 2003 partecipa al programma televisivo Amici di Maria De Filippi in qualità di insegnante e coreografa di danza classica. Nel trascorso di tutti questi anni il metodo di insegnamento di Alessandra Celentano è cambiato o è rimasto immutato?

Da una parte non è cambiato poiché è giusto mantenere sempre uno stesso metodo, dall’altra parte la danza subisce un’evoluzione ed è giusto che anche tu ti evolva.

E’ conosciuta come l’insegnante di Amici più severa e austera nella storia del programma. Mentre i suoi colleghi stabiliscono rapporti gioviali e di “amicizia” con gli allievi, lei ne mantiene sempre le distanze. A cosa è dovuto questo metodo di insegnamento?

E’ assolutamente una dote caratterizzante del mio lavoro questa severità.  Scindo vita privata da quella professionale : a lavoro sono una perfezionista e deve andare tutto come dico io, nella vita privata sono abbastanza un disastro e si crea uno sbilanciamento evidente tra Alessandra professionista e Alessandra persona.

Rimprovera spesso i ragazzi per avere molte carenze nella danza classica, anche se magari sono ballerini di hip hop. Il classico è davvero cosi fondamentale per chi vuole fare danza, anche non di stile classico?

In realtà si, questo vale per tutti gli stili. Anche in uno stile cosi diverso come l’hip hop serve aver studiato danza classica data la forte contaminazione della danza. Questo discorso è estendibile anche agli sport, anche i pattinatori e i ginnasti fanno danza classica, essendo tra le discipline più complete e ti da forti basi che ti aiutano molto.

Una delle sue frasi must è quella che ci vogliono determinate linee e forme e misure per fare danza, insomma ci vuole un certo tipo di fisico. Cosa si sente di dire a una ballerina che magari non ha il fisico e l’attitudine per fare danza?

Io sono sempre per dire la verità, specie ai giovani perché penso che sia una grande forma di rispetto nei loro confronti. Ho sempre detto che se vedo che i ragazzi non hanno una predisposizione fisica ed artistica ed altri ingredienti è inutile illudersi sarebbe una mancanza di rispetto e mancherei nel mio ruolo di brava insegnante se non lo dicessi. E’ meglio essere sinceri, al costo di risultare brutali ma in questo modo si aiutano i ragazzi, senza illuderli  e magari indirizzarli verso una loro altra vocazione. La passione la si può sempre coltivare in privato.  Non tutti possono fare tutto, ognuno di noi è nato per fare qualcosa, poi devi essere un pò fortunato, il carattere giusto, devi avere predisposizione fisica ma ogni lavoro per me ha le sue particolarità.  Ad esempio se sono una persona introversa ma voglio fare un lavoro a contatto col pubblico, la penso ci sia un problema. So di essere severa ma non è facile esserlo, è molto più facile essere accomodanti.

E’ molto amata dalla comunità LGBT, che a sua volta ama anche tutto il programma di Amici. Da cosa pensa che nasca tutto questo amore?

Mi fa molto piacere anche perché non faccio distinzioni di alcun genere. Le persone percepiscono la mia sincerità  e l’apprezzano e ne sono davvero contenta che tutta la fatica che faccio sia in qualche modo ricompensata.