Iraq, attacco contro basi militari Usa: 80 morti, 200 feriti

È iniziata la controffensiva iraniana dopo l’annuncio trapelato in cui si dichiara che “questa mattina, coraggiosi combattenti dell’Air Force dell’IRGC hanno lanciato un’operazione di successo chiamata Operazione Martire Soleimani, con il codice ‘Oh Zahra’ sparando decine di missili terra-terra sulla base delle forze terroristiche e invasive degli Stati Uniti”.

Diversi missili balistici, in totale 22, anche a corto raggio, sono partiti dal territorio iraniano e hanno abbattuto le basi militari al-Asad e di Erbil, nel nord dell’Iraq, dove risiedono le truppe americane e quelli della coalizione, tra cui militari italiani. L’attuale bilancio, riferisce la televisione di Stato iraniana, parla di almeno 80 morti e 200 feriti. “Grandi perdite sono state inflitte a numerosi droni, elicotteri e equipaggiamento militare nella base” di al-Asad.

A rivendicare quindi l’attacco le guardie della Rivoluzione Islamica (o Pasdaran), chiamandolo operazione “Soleimani Martire”.

Al momento il presidente Donald Trump, informato dei fatti, sta monitorando la situazione.

Si tratta della risposta che il governo iraniano ha voluto dare in seguito all’uccisione del generale Soleimani, avvenuto lo scorso 3 gennaio durante un raid americano.

Intanto la giornalista statunitense Jennifer Griffin ha postato sul profilo Twitter, una dichiarazione proveniente da una fonte interna all’esercito Usa:
Siamo sotto attacco missilistico da parte dell’Iran. Si tratta o di missili cruise (noti come missile da crociera) o di missili balistici a corto raggio. Su tutto il Paese”.

 

 

 

 

 

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.