Al via la nuova edizione del Manhattan Short Film Festival che, grazie all’Associazione Piemonte Movie, per il settimo anno di fila farà tappa a Torino.
L’appuntamento con i cortometraggi sotto la Mole è previsto per mercoledì 3 ottobre al CineTeatro Baretti con i nove film brevi selezionati tra i 1.565 iscritti da 73 diversi stati: Baghead (Gran Bretagna), Fire in Cardboard City (Nuova Zelanda), Home Shopper (USA), Her (Kosovo), Two Strangers Who Meet Five Times (Gran Bretagna), Someone (Germania), Chuchotage (Ungheria), Fauve (Canada), Lacrimosa (Austria).
La serata del 3 ottobre è uno degli appuntamenti di questo festival internazionale giunto alla ventunesima edizione che, fino al 7 ottobre, porterà in città e non solo i film di tutto il mondo.
Il pubblico torinese sarà chiamato a far parte della giuria globale del Manhattan Short Film Festival e a decidere, insieme agli oltre 100.000 spettatori di tutto il mondo, quale sarà il Miglior Cortometraggio e il Miglior Interprete. I vincitori saranno resi noti l’8 ottobre.
Manhattan Short Film Festival Torino, i Corti in Finale
Baghead di Alberto Corredor Marina (15’): Affranto da una perdita, un uomo si pone domande a cui solo il recente defunto avrebbe potuto rispondere.
Fire In Cardboard City di Phil Brough (9’): Quando la Città di Cartone prende fuoco, la vita di molti è nelle mani di un coraggioso capo pompiere.
Home Shopper di Dev Patel (16’): In un matrimonio senza amore, una donna cerca consolazione in un canale di shopping con articoli per la casa.
Her di More Raca (12’): Per sfuggire a un matrimonio organizzato dal proprio padre estremamente religioso, la protagonsita decide di scappare salvando se stessa.
Two Strangers Who Meet Five Times di Marcus Markou (12’): Due sconosciuti si incontrano in momenti cruciali della loro esistenza dando vita ad una bella amicizia.
Someone di Marco Gadge (14’): Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, i soldati dell’Armata Rossa attaccano una città tedesca. Basato su una storia vera.
Chuchotage di Barnabás Tóth (16’): Durante una conferenza di lavoro a Praga, due interpreti nella cabina ungherese gareggiano ironicamente per l’attenzione di un ascoltatore.
Fauve di Jérémy Comte (16’): Due ragazzi, giocando in una miniera a cielo aperto, si sfidano a turno fino a quando i roghi si alzano improvvisamente.
Lacrimosa di Tanja Mairitsch (18’): Una giovane donna ritrova il suo perduto amore in un mondo fatto di surreali scenari: