Maratona di Trieste vietata agli africani: è razzismo?

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Polemica per una manifestazione podistica che si svolgerà a Trieste dal 3 al 5 Maggio 2019. Gli organizzatori del Trieste Running Festival hanno vietato agli atleti africani di partecipare alla corsa, riservando la partecipazione solo ad “atleti europei”. La manifestazione ha fatto molto parlare di sè per questa scelta insolita e che riporta alla mente tristi precedenti storici.

Gli organizzatori si sono giustificati motivando il divieto. Secondo Fabio Carini, presidente dell’APD Miramar, tra i fautori del festival, si è scelto di non includere atleti africani per evitare il loro “sfruttamento”. Come dice Carini:

“Quest’anno abbiamo deciso di prendere soltanto atleti europei per dare uno stop affinché vengano presi dei provvedimenti che regolamentino quello che è attualmente un mercimonio di atleti africani di altissimo valore, che vengono semplicemente sfruttati e questa è una cosa che non possiamo più accettare”

Una motivazione alquanto inconsulta che è stata subito contestata da esponenti della politica locale. In particolare alcuni esponenti del PD triestino hanno lamentato una vera e propria “epurazione”. Secondo Isabella De Monte, europarlamentare uscente del PD:

Attenzione, sono mesi che lo diciamo: la situazione sta davvero sfuggendo di mano e stiamo tornando indietro a tempi bui. Davanti a scelte simili la reazione è una sola: l’indignazione. Lo sport è condivisione, unione, uguaglianza, lealtà, rispetto: lo si insegna ai bambini e ai ragazzi. Ma che esempio si dà con scelte simili?

Non è chiaro se gli organizzatori ritorneranno sui loro passi, ma la polemica che si è sviluppata intorno al Trieste Running Festival non sembra volersi placare.

Scritto da Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.