Margaret Sanger: Biografia e Storia della donna a favore dei contraccettivi

Agli inizi del ‘900, ammirevole la sua lotta per legalizzare la contraccezione

Margaret Sanger Storia Biografia

 

Margaret Sanger fu una figura fondamentale per i diritti delle donne e per il diritto all’aborto. Già nel ‘900 si iniziò a lottare per un diritto, divenuto tale, solo dopo 70 anni. Rimango sempre positivamente colpita dalla forza d’animo e dall’emancipazione che hanno avuto alcune donne di inizio secolo (e anche prima), nel battersi con la forza di guerriere per raggiungere dei diritti che attualmente ci sembrano scontati, ma in quei periodi erano tutt’altro che tali.

Alzare la voce per il desiderio sfrenato e illimitato di far sentire il punto di vista delle donne e aiutarle a esprimere quello che in realtà non avevano il coraggio di dire.

Chi è Margaret Sanger?

Nata a New York nel 1879, aveva undici fratelli. La madre morì per un tumore uterino dopo ben 18 gravidanze.
Margaret passò così l’infanzia ad accudire i fratelli più piccoli, immersa nelle faccende di casa e senza la possibilità di godersi i privilegi dell’età adolescenziale.

Ebbe però una fortuna, ossia avere un padre riformista e favorevole all’emancipazione femminile, perciò le diede la possibilità di studiare e farla diventare infermiera.

Margaret iniziò presto a capire l’importanza dell’utilizzo dei contraccettivi per il controllo delle nascite, perché notò che in alcuni quartieri poveri di New York c’erano parecchie famiglie numerose, le quali non riuscivano a provvedere alla sussistenza di tutti i loro figli.

Rimase colpita dal fatto che alcuni bambini venissero costretti a mendicare o addirittura venissero abbandonati negli orfanotrofi, perché la famiglia di appartenenza non aveva il denaro necessario per dare loro una vita dignitosa.

Margaret divenne perciò pioniera della contraccezione e dei diritti riproduttivi perché diffuse per la prima volta il termine “controllo delle nascite“, aprì la prima clinica di controllo delle nascite negli Stati Uniti e istituì organizzazioni che si sono trasformate nell’attuale Panned Parenthood, ossia un insieme di associazioni che ancora si battono per la legislazione abortista, l’educazione sessuale e l’accesso a certi servizi medici anche contrastando la libertà all’obiezione di coscienza.

La lotta di Margaret Sanger sulla sessualità

Margaret Sanger inizia a scrivere per la rivista socialista “The New York Call”, in cui esprime senza pudore il suo punto di vista sulla sessualità e i diritti delle donne.

In questo modo però va contro le leggi Comstock, le quali vietavano di affrontare in pubblico argomenti legati all’educazione sessuale. Nonostante ciò lei continua imperterrita a lottare per la questione del “controllo delle nascite”. Venne minacciata e arrestata per le sue idee riformiste.

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Il messaggio che voleva trasmettere non era solo legato ai diritti per le donne e la loro possibilità di decidere liberamente del proprio corpo, ma Margaret voleva combattere la grande battaglia sociale a favore delle classi meno abbienti, in cui l’alta natalità concorreva ad aggravare le già pesanti condizioni economiche.

Venne esiliata in Europa ma, come è di consuetudine dire, “non tutto il male vien per nuocere”. L’Europa le diede la possibilità di conoscere l’esistenza di metodi contraccettivi avanzati e sicuri, perciò, quando tornò negli USA, fondò la prima clinica per la pianificazione familiare.

Venne di nuovo arrestata e processata insieme ai suoi collaboratori. Ciò nonostante non si arrese e organizzò forme di protesta clamorose, tra cui far arrivare dall’Olanda un carico di diaframmi che distribuì gratuitamente.

La sua notorietà non le portò solo spiacevoli momenti con le autorità e la giustizia, ma le permise di ottenere sostegni importanti con i quali, dopo la Prima Guerra Mondiale, fondò la “Lega americana per il controllo delle nascite”. Si batté anche perché gli afroamericani potessero godere della giusta informazione sui temi della sessualità, come chiunque altro.

Le vittorie della Sanger

Margaret Sanger morì nel 1966. L’anno successivo la Corte Suprema degli Stati Uniti nel caso Griswold contro Connecticut legalizzò la pratica del controllo delle nascite, applicandola solo alle relazioni coniugali.

Nel 1972, nel caso Eisenstadt contro Baird, la disposizione fu fortunatamente estesa anche alle persone non sposate. Grazie Margaret Sanger per aver iniziato questa difficile battaglia a favore di una posizione attiva delle donne all’interno della società e nello specifico nell’ambito sessuale.

Grazie per aver sensibilizzato le donne sulla questione di decidere quando avere o meno dei figli, quando portare a termine o meno una gravidanza.

Grazie per aver contribuito a prevenire gli aborti clandestini, purtroppo molto comuni a quel tempo e procurati in condizioni di completa mancanza di sicurezza per le donne, in quanto illegali.

Scritto da Silvia Pavan

Moglie e mamma. Mi piace scrivere di qualsiasi cosa, non ho un genere preciso. Anzi no, non mi piace scrivere di politica e televisione.
Corro regolarmente tre volte a settimana perché mi piace mangiare e bere bene.