Massimo Di Cataldo, nuovo singolo Prendimi l’anima: Video e Testo

Si intitola “Prendimi l’anima” il singolo che segna il ritorno sulla scena musicale di Massimo Di Cataldo, a due anni di distanza dal suo precedente progetto “Addendum”, che raccoglieva i suoi maggiori successi nell’anno del suo ventennale di carriera.

“Nell’era dei social, con applicazioni sempre più evolute, il paradosso è che gli individui fanno fatica ad incontrarsi – racconta il cantautore romano che ha da poco festeggiato il suo quarantanovesimo compleanno i luoghi diventano virtuali e così anche le relazioni. La canzone è un’incitazione al ritrovarsi in senso carnale e darsi completamente, perché la vita è unica e va perduta se non viene vissuta”.

Il brano, in rotazione radiofonica dal 19 maggio, anticipa l’uscita del suo prossimo album di inediti ed è accompagnato da un videoclip ufficiale, diretto dal regista Matteo Bianchi, che vi proponiamo di seguito assieme al testo.

Prendimi l’anima (Video)

Prendimi l’anima (Testo)

Dimmi come mai
ci ritroviamo a perderci
noi, che non sappiamo arrenderci
vedi ormai gli occhi neanche parlano
dietro il vetro freddo dei messaggi tra di noi

Prendimi l’anima e portala via
dove l’amore rimargina la pelle tua con la mia
prendimi l’anima voglio sia solo tu a portarmela via

Forse non sarà
difficile comprenderci
già smettendo di difenderci
guardami sono qui davanti a te
e leggo nei tuoi le risposte ai miei perché

Prendimi l’anima e portala via
fammi sentire che noi siamo vivi e non è una bugia
prendimi l’anima voglio sia solo tua
ma non lasciarmi aspettare
ma senti che adesso la vita ha bisogno di noi

Puoi dire davvero ho vissuto prima di morire?
non lasciare tutto perduto se vuoi che così sia

Prendimi l’anima e portala via
dove l’amore rimargina la pelle tua con la mia
prendimi l’anima voglio sia solo tu a portarmela via

Scritto da Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica e spettatore interessato di tutto ciò che è intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.