Pare sia partito tutto dai social, l’allarme a prestare attenzione alle matite usate nei seggi per il voto al Referendum Costituzionale di oggi 4 dicembre 2016, ma il Viminale smentisce l’allarme e invita
Già da qualche giorno sulla popolare applicazione di messaggistica WhatsApp girava a mo’ di catena di Sant’Antonio un avviso importante a portarsi dietro, all’urna elettorale per il Referendum Costituzionale, una gomma per testare l’indelebilità delle matite fornite ai seggi. l’iniziale sprono ha ricevuto manforte nel momento in cui, il noto cantante e personaggio televisivo, Pierò Pelù, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la sua denuncia, messa a verbale, di aver ricevuto insieme alla scheda una matita che si cancellava senza alcun problema.
L’allarme ha immediatamente fatto il giro del web, e molti si sono recati a votare con la gomma da cancellare in tasca. Sono così esplose decine di denunce, da Roma, a Napoli, da Genova a Salerno fino alla provincia di Catania. Molti hanno denunciato le irregolarità, alcuni hanno soltanto avanzato polemiche, ben presto placate quando è stato ricordato agli elettori che ognuno è libero di poter assistere allo scrutinio che prenderà il via alle 23, in modo da poter controllare tutto il processo.
La smentita ufficiale dello scandalo delle matite cancellabili è arrivato comunque dal Viminale: “Tutto regolare, le matite sono incancellabili sulla scheda elettorale. Inoltre chiunque può assistere allo spoglio”. Le autorità hanno quindi confermato la regolarità delle matite usate nei seggi e che il tratto, facilmente cancellabile da un comune foglio di carta, è indelebile sul foglio del voto.
Referendum Costituzionale, Piero Pelù denuncia: “Matite cancellabili”