Megera: origine, etimologia e significato del termine

Cattiva, cattiva cattiva! Quella maestra è proprio una megera!” direbbe un bambino alla sua insegnante per avergli messo un brutto voto al compito in classe. Ma da dove proviene il termine megera?

Origine del termine Megera

Nel suo Dizionario Etimologico di inizio XX secolo, il Pianigiani scrive che il termine deriva “dal gr. megaira da megairo (invidio, sono geloso)”. Megera è infatti il nome proprio di una delle Erinni, o Furie: Aletto, Megera e Tisifone. Il mito vuole che Urano, dio primordiale, venisse evirato da Chronos e dal sangue fuoriuscito nascessero le Erinni, dee della vendetta.

Le tre sorelle erano nate con lo scopo di punire e vendicare le atrocità e i delitti commessi nei confronti dei propri familiari fino a condurre il colpevole alla follia più totale. Megera, detta anche “l’invidiosa”, in particolare aveva il compito di far commettere al malcapitato/a l’adulterio.

Il loro aspetto era davvero terribile e Dante ce ne può dare una descrizione nel canto IX dell’Inferno della Divina Commedia:

tre furie infernal di sangue tinte/ che membra feminine avieno e atto/ e con idre verdissime eran cinte/ serpentelli e ceraste avean per crine/onde le fiere tempie erano avvinte.

Le Erinni così presentate dal sommo poeta, sporche di sangue, assumono sembianze di donna ed hanno dei serpenti al posto dei capelli. Generalmente le Erinni erano descritte anche come figure alate dall’aspetto ripugnante e dallo sguardo incendiario, comunque diverse dalle arpie, dette anche rapitrici, poiché queste avevano il corpo di rapace e solo la testa di donna.

Significato

Il termine megera, segue il Pianigiani, indica “donna scellerata e brutta”. La tradizione ha infatti voluto che tale figura rimanesse nell’immaginario collettivo e nel linguaggio odierno il termine si riferisse ad una donna che tendenzialmente ha un carattere violento ed irascibile, spesso vecchia e malferma.

Non a caso megera si usa proprio apostrofare una donna cattiva: “che megera di moglie si ritrova quel poveretto”; una donna che usa tutto ciò che è in suo potere per mettere zizzania tra coloro che le si trovano davanti. Una donna quindi che con i suoi comportamenti e scatti d’ira tende a far infuriare le persone.