Il morbo di Alzheimer è uno dei mali peggiori del nostro secolo. Ma in cosa consiste precisamente? L’Alzheimer è la forma più comune di demenza generativa progressivamente invalidante che spunta prevalentemente in età presenile, ossia oltre i 65 anni. Tuttavia, la malattia può essere precoce e, quindi, manifestarsi prima.
Morbo Alzheimer precoce: differenze di genere e sviluppo
La premessa è fondamentale: infatti le funzioni cognitive presentano differenze di genere e sono influenzate in maniera differente dai processi patologici che portano allo sviluppo del morbo. Basti pensare che dall’età 65 anni la prevalenza della demenza raddoppia ogni quinquennio fino ai 90 anni.
Da un punto di vista statistico:
- fascia 65-69: la demenza ha una prevalenza dell’1,5%;
- fascia 70-74: 3%;
- fascia 75-79: 6%;
- fascia 80-84:12%;
- fascia 85-89: 24%.
- oltre i 90 anni: interessa il 35-45% della popolazione.
Sono soprattutto le donne a essere più esposte al rischio di demenza e in particolare corrono un rischio doppio di sviluppare Alzheimer, soprattutto nelle fasce d’età più avanzata. Proprio nella donna si riscontrano fattori di rischio maggiori, capaci di comprometterne le facoltà cognitive fino allo sviluppo del morbo.
Elementi incidenti possono essere soprattutto i sintomi clinicamente significativi di depressione e la positività ad alleli specifici dell’Apolipoproteina E (APOE). L’APOE (Alipoproteina E) è il più forte fattore genetico conosciuto che predispone allo sviluppo di Alzheimer nella forma nota come sporadica.
Allo sviluppo di Alzheimer contribuiscono anche i fattori di rischio cardiovascolari quali diabete di tipo 2 e ipertensione, malattie che nelle donne mostrano a livello globale, un preoccupante incremento di prevalenza.
Morbo Alzheimer Precoce: i sintomi
I sintomi tipici del morbo di Alzheimer sono:
- Perdita della Memoria;
- Sfide in programmazione o problem solving;
- Difficoltà nell’adempiere ai propri impegni;
- Confondere tempi o luoghi;
- Difficoltà a capire immagini visive e rapporti spaziali;
- Problemi a parlare e scrivere;
- Non trovare oggetti e perdere la capacità di ripercorrere i propri passi;
- Scarsa o ridotta capacità di giudizio;
- Ritiro dal lavoro o dalle attività abituali;
- Cambiamenti di umore e di personalità.
Perdita della memoria
La perdita della memoria è uno dei segnali più comuni del morbo, soprattutto quando si tratta di dimenticare informazioni apprese recentemente. Altri segnali da non sottovalutare sono scordarsi date o eventi importanti, chiedere molteplici volte le medesime informazioni, avvertire un maggiore bisogno di contare su strumenti di ausilio alla memoria (ad esempio promemoria o dispositivi elettronici) o su membri della famiglia per gestire cose che si era soliti sbrigare.
Sfide in programmazione o problem solving
Si manifesta quando avviene un repentino cambiamento nel modo di organizzare o svolgere una data attività, o ancora lavorare coi numeri (ad esempio difficoltà nel tenere traccia delle bollette mensili). Le persone soggette a queste improvvise trasformazioni manifestano difficoltà di concentrazione e impiegano più tempo nello svolgere i propri compiti.
Difficoltà nell’adempiere ai propri impegni
Confondere con tempi o luoghi
Si tendere a perdere il senso del tempo: giorni, mesi, date e stagioni. A volte, ci si dimentica del luogo in cui ci si trova o addirittura come ci si è arrivati. In altre parole, dimenticare il tragitto percorso.
Difficoltà a capire le immagini visive e i rapporti spaziali
Chi è affetto da Alzheimer tende ad avere problemi visivi e di percezione dello spazio. Ergo, tali individui non riescono a leggere, giudicare la distanza o stabilire un colore. In termini di percezioni, poi, potrebbero non riconoscere la propria persona nello specchio.
Problemi a parlare e scrivere
Non trovare oggetti e perdere la capacità di ripercorrere i propri passi
Si traduce nel posare oggetti o cose in luoghi non abituali. Pertanto, le persone affette dal morbo perdono le cose oppure non sono in grado di tornare sui propri passi per trovarle di nuovo. Azioni che nel corso del tempo diventano più frequenti.
Scarsa o ridotta capacità di giudizio
Sperimentare cambiamenti nel processo decisionale e nel giudizio. Si concretizza ad esempio nel dare prova di prestare poca attenzione alla cura della propria persona oppure nel gestire il denaro in modo oculato.
Rinunciare ad attività abituali e lavorative
Rinunciare a hobby, passioni, attività sociali o progetti lavorativi è un altro sintomo sottostante al morbo di Alzheimer. Dunque, le persone possono avere problemi nell’aggiornarsi sulla squadra del cuore oppure evitare di socializzare a causa dei cambiamenti che hanno vissuto.
Cambiamenti di umore e di personalità
Cambiamenti improvvisi di umore e di personalità sono un altro fattore di stress per le persone affette dal morbo. Si traduce nella facilità di diventare improvvisamente confusi, sospettosi, ansiosi o spaventati. Possono arrabbiarsi facilmente con le persone e nei luoghi che non rispecchiano la loro zona di comfort.
Come intervenire sui fattori di rischio ‘modificabili’
È possibile prevenire lo sviluppo della demenza. In tal senso occorre adottare il più rapidamente possibile uno stile di vita sano: alimentazione equilibrata (dieta mediterranea), astensione dal fumo e limitazione dell’alcol, attività fisica regolare, mantenimento di un adeguato peso corporeo, mantenimento degli interessi e di buone relazioni sociali, monitoraggio e trattamento di ipercolesterolemia, diabete e di eventuali problematiche cardiovascolari.