Dopo il voto online degli iscritti al partito del Movimento 5 Stelle che erano per il 78,5% favorevoli per passare all’Alde, è giunta da poco la risposta del capogruppo Guy Verhofstadt, che ha annunciato la rinuncia all’alleanza con il M5S.
Guy Verhofstadt, ex premier belga e capogruppo dell’Alde, ritiene che non ci siano sufficienti punti di contatto con il Movimento 5 stelle. “Sono arrivato alla conclusione che non ci sono sufficienti garanzie di portare avanti un’agenda comune per riformare l’Europa- queste le sue ultime dichiarazioni -non c’è abbastanza terreno comune per procedere con la richiesta del Movimento 5 Stelle di unirsi al gruppo Alde. Rimangono differenze fondamentali sulle questioni europee chiave”.
L’accordo, che sembrava ormai certo e che il 4 gennaio 2017 era già stato sottoscritto, salta. Tra i principali temi, sottolineati ieri da Beppe Grillo, spiccavano la Riforma dell’Eurozona e i Diritti e Libertà.
Beppe Grillo non fa mancare istantaneamente la sua reazione, pubblicando sul blog il commento al rifiuto: “L’establishment ha deciso di fermare l’ingresso del MoVimento 5 Stelle nel terzo gruppo più grande del Parlamento Europeo. Questa posizione ci avrebbe consentito di rendere molto più efficace la realizzazione del nostro programma. Tutte le forze possibili si sono mosse contro di noi. Abbiamo fatto tremare il sistema come mai prima. Grazie a tutti coloro che ci hanno supportato e sono stati al nostro fianco”.