Dieci anni di carcere per Genny ‘a Carogna. L’ultras napoletano – tra i protagonisti della finale di coppa Italia del 2014 Napoli-Fiorentina, teatro dell’agguato costato la vita al giovane tifoso napoletano Ciro Esposito – è stato condannato a dieci anni dal gup Livia De Gennaro nel processo che lo vedeva imputato per associazione a delinquere e traffico internazionale di stupefacenti.
Secondo l’inchiesta, Gennaro De Tommaso – questo il vero nome dell’ultras partenopeo – avrebbe spacciato hashish, marijuana e cocaina provenienti dall’Olanda e dalla Spagna assieme a due zii e due cugini. Genny, per cui l’accusa aveva chiesto 18 anni, si trova ora ai domiciliari a Livorno, dopo oltre un anno trascorso nel carcere di Secondigliano.
‘A Carogna era diventato famoso quel tragico 3 maggio del 2014, quando aveva condotto la “trattativa” con la polizia all’Olimpico subito dopo che si era sparsa la voce del ferimento del giovane Ciro Esposito. Ciro, colpito da diversi proiettili sparati – secondo gli inquirenti – dall’ultrà romanista Daniele De Santis, Gastone, sarebbe morto il 25 giugno successivo dopo diverse settimane di agonia.