Nave Aquarius in Spagna a Valencia, Sanchez: “Offrire porto sicuro a migranti”

Dopo oltre 12 ore di stop nel mezzo del Mediterraneo la nave Aquarius trova approdo in Spagna. Si attendono le disposizioni effettive.

La Spagna accoglierà la nave Aquarius a Valencia risolvendo la crisi umanitaria apertasi ieri dopo il rifiuto del Governo Italiano di aprire i porti ad imbarcazioni di ONG. La decisione presa da Salvini e Toninelli è stata ratificata in serata dal premier Conte.

Pedro Sanchez, neo premier spagnolo, ha fatto sapere di concedere lo sbarco della nave a Valencia motivando così la sua scelta:

“E’ nostro obbligo aiutare ad evitare una catastrofe umanitaria e offrire un porto sicuro a queste persone”

La nave Aquarius, però, secondo El Pais, non ha avuto ancora comunicazioni ufficiali ed è ancora sotto il comando di Roma, in attesa nel fazzoletto di mar Mediterraneo compreso tra Malta ed Italia.

Aquarius a Valencia, la reazione degli amministratori locali

Il presidente della Generalitat Valenciana si è detto d’accordo con la decisione del Governo commentando:

“Mi hanno comunicato che il governo spagnolo ha scelto Valencia come porto sicuro per accogliere l’Aquarius per l’operazione umanitaria”

Anche i sindaci di Valencia (Joan Ribò) e Barcellona (Ada Colau) si sono detti disponibili ad aprire i propri porti per salvare vite umane e non lasciarle alla dervia. Il motto è “Barcelona quiere aydar” (Barcellona vuole aiutare).

 

Crisi Aquarius, le parole di Salvini

Matteo Salvini non torna indietro sulla sua decisione e questa mattina rilancia con un tweet:

Oggi anche la nave Sea Watch 3, di Ong tedesca e battente bandiera olandese, è al largo delle coste libiche in attesa di effettuare l’ennesimo carico di immigrati, da portare in Italia. L’Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta C’È CHI DICE NO.

Il cosiddetto fronte del “no”, però, si sfalda ora dopo ora. Dissensi soprattutto nel mondo a cinque stelle. Il sindaco di Livorno Nogarin, si è detto disponibile in un primo momento ad aprire il porto della propria città, poi dopo ha cancellato il post su Facebook. Secondo lui avrebbe messo in difficoltà il governo centrale, ma è difficile semplificare una situazione del genere.

Scritto da Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.