Nuovo allenatore Juventus 2019/2020: chi sono possibili candidati

La Juventus è a caccia di un allenatore che possa raccogliere la pesante eredità lasciata da Max Allegri, capace di vincere undici trofei in cinque stagioni

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Dopo aver ufficializzato il divorzio da Massimiliano Allegri, la Juventus è alla caccia di un top allenatore che possa raccogliere la pesante eredità lascia dal tecnico livornese, capace di vincere undici trofei, raggiungere due finali di Champions League e battere record su record.

Non sono mancati rumors su presunte firme, ufficializzazioni inesistenti e sono stati tanti i nomi che hanno infiammato o fatto storcere il naso al tifoso juventino. Inizialmente si parlava di Mauricio Pochettino, attuale allenatore del Tottenham che dovrà disputare la finale di Champions League contro il Liverpool di Jurgen Klopp, altro papabile per la panchina bianconera successivamente accantonato.

Gli altri indizi hanno portato a Siniša Mihajlović, attuale tecnico del Bologna col quale ha raggiunto la permanenza nella massima serie. Antonio Conte, probabile nuovo allenatore dell’Inter ed ex di lusso della Juventus sia come giocatore che da coach, prediletto dal duo Pavel Nedved Fabio Paratici, ma sul quale il presidente bianconero Andrea Agnelli ha posto una sorta di veto.

Si è parlato anche di Simone Inzaghi, fratello del fenomeno ex Milan Filippo e attuale allenatore della Lazio con la quale si è aggiudicato la Coppa Italia in finale contro l’Atalanta, molto quotato.

Rumors e indiscrezioni a parte, è su Pep Guardiola del Manchester City e Maurizio Sarri del Chelsea, che sembrano indirizzarsi i vertici bianconeri.

Lo scenario attuale

Maurizio Sarri e Pep Guardiola si contenderebbero la panchina della Juventus. Un tête-à-tête che sconvolge bookmakers e pronostici e non arresta la propria folle corse in attesa di un’ufficializzazione che metta la parola fine.

Il tecnico del Chelsea si giocherà tra una settimana l’Europa League a Baku contro l’Arsenal e contatti ufficiali avverranno solo alla fine della stagione, ma sembra certo il suo addio ai Blues a giugno. Di fatto Roman Abramovich ha contattato Frank Lampard come suo successore. Dunque, l’ex tecnico del Napoli sembra essere in pole: le indiscrezioni dei giorni scorsi sono state confermate dalla Gazzetta dello Sport, che parla di un contatto telefonico tra il presidente Andrea Agnelli e lo stesso Sarri.

Come ribadito più volte, non è da escludere la pista Guardiola, attualmente a Milano per impegni promozionali extracalcistici che hanno scatenato le voci. Nella tarda serata di martedì 21 maggio è rimbalzato dalla Spagna che Guardiola avrebbe incontrato a Palazzo Parigi, quartier generale della Juve nel capoluogo lombardo, il direttore sportivo dei campioni d’Italia Fabio Paratici.

Addirittura si era vociferato di una presunta ufficializzazione di Guardiola alla Juventus, lanciata da Radio Sportiva, che ha parlato di un accordo raggiunto col tecnico spagnolo sulla base di un contratto per le prossime quattro stagioni.

News poi smentita da Criscitiello su Sport Italia:

Guardiola non sarebbe nella lista della Juventus, continuiamo a seguire quei nomi: nell’ordine, Sarri, Simone Inzaghi…. Poi tutto può succedere nella vita, tutto può succedere nel calciomercato, ma noi oggi, in maniera leale, noi che facciamo calciomercato da un po’, non siamo in grado di darvi una conferma sulla notizia che sta circolando oggi. Anzi ci sentiamo di darvi una smentita”.

Tramonta definitivamente la pista che porta a Didier Deschamps, attuale tecnico della Francia campione del Mondo:

La situazione è chiara. Tutte le mie energie e la mia concentrazione sono focalizzate sulla fase di qualificazione della Francia all’Europeo, e spero anche dopo per partecipare alla competizione continentale. Per me è tutto ben chiaro e tondo. Anche se fa sempre piacere si parli di me per le panchine di grandi club come la Juventus, oggi il mio futuro è legato alla nazionale francese. E non c’è nessuna porta da aprire ad altre possibilità”.

Pep Guardiola

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Pep Guardiola

All’anagrafe Josep Guardiola i Sala, classe ’71, Pep è uno degli allenatori più discussi del momento e appetito da mezza Europa calcistica, tra cui la Juventus, orfana di Max Allegri. Attualmente al Manchester City, che gli ha proposto il rinnovo del contratto con relativo adeguamento economico, Guardiola vanta un palmares di tutto rispetto sia da allenatore che da giocatore.

Da giocatore ha militato nel Barcellona col quale ha vinto sei campionati spagnoli, due Coppe di Spagna, quattro Supercoppe spagnole, una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa delle Coppe UEFA, oltre ad un oro olimpico con la nazionale spagnola. Successivamente ha indossato le maglie di Brescia e Roma.

Ma è da allenatore che Pep si è contraddistinto, compiendo quel salto di qualità proprio col Barcellona e col ‘tiki taka’, passato alla storia come ‘calcio spettacolo’. Coi blaugrana Guardiola ha vinto tre campionati, due coppe nazionali, tre Supercoppe, due Champions League (divenendo il sesto a farlo sia da calciatore che da allenatore), due Supercoppe UEFA e due Coppe del mondo per club FIFA. Quattordici trofei che lo hanno reso l’allenatore più vincente del Barça.

Dal 2013 al 2016 è approdato in Bundesliga per allenare il Bayern Monaco, con cui ha conquistato una Supercoppa europea, una Coppa del mondo per club (raggiungendo in entrambi i casi il primato personale di vittorie nella competizione), tre campionati tedeschi e due Coppe di Germania.

Dal 2016 è invece alla guida del Manchester City, dove ha vinto due Premier League, una FA Cup, due Football League Cup e un Community Shield.

Maurizio Sarri

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Maurizio Sarri

Come precedentemente anticipato, Maurizio Sarri è sbaragliato la concorrenza. Ma cosa sappiamo dell’attuale tecnico del Chelsea? Dopo aver allenatore squadre di categoria minore, Sarri è balzato agli onori della cronaca sportiva per l’impresa raggiunta con l’Empoli, con quale ottiene la promozione in serie A nella stagione 2013-2014.

Nella successiva stagione (2014-2015) esordisce con gli azzurri in massima serie conquistando la salvezza con 4 giornate d’anticipo: conclude il torneo al 15esimo posto ottenendo 42 punti (8 vittorie, 18 pareggi, 12 sconfitte) e l’Empoli viene considerata la rivelazione del campionato.

Pass che gli consente di fare il salto di qualità sedendosi sulla panchina del Napoli, col quale chiude la prima stagione al secondo posto in campionato con conseguente qualificazione diretta in Champions League. Non sono mancati i record per la società partenopea, in termini di: punti (82) e vittorie in campionato (25), reti stagionali in tutte le competizioni (106), maggior numero di reti realizzate (80) e minor numero di reti subite (32) nei tornei di A a 20 squadre.

Il secondo anno sulla panchina azzurra termina al terzo posto in campionato, qualificandosi per i preliminari (poi vinti) di Champions League contro il Nizza. Riesce, inoltre, a migliorare alcuni dei record della società partenopea stabilendo nuovi primati per quanto riguarda punti (86), vittorie in campionato (26), reti stagionali in tutte le competizioni (115) e reti realizzate (94) nei tornei di A a 20 squadre.

Il terzo anno in azzurro termina nuovamente al secondo posto in campionato con conseguente qualificazione diretta in Champions League. Ulteriori miglioramenti nei record di punti (91), vittorie in campionato (28) e minor numero di reti subite (29) nei tornei di A a 20 squadre.  Il matrimonio tra Sarri e il Napoli si interrompe ufficialmente il 23 maggio 2018.

Maurizio Sarri predilige un gioco votato all’attacco, in cui la squadra fraseggia a memoria dando spettacolo, come ha dimostrato per l’appunto col Napoli.

 

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.