Si dice sempre che la vendetta è un piatto che va servito freddo. Va da sé che se uno arriva a tale sentimento vuol dire che ha evidentemente subito un torto. Occhio per occhio è un detto di origine antichissima che indica proprio la possibilità di vendicarsi di un danno subito con un danno di egual valore. Chi lo direbbe mai che tale concetto è espresso in uno testi sacri più conosciuti al mondo, cioè la Bibbia?
Origine del detto
Il detto Occhio per occhio, dente per dente, non è altro che espressione di una legge molto famosa nell’Antichità, la legge del taglione. Già dal Codice di Hammurabi, codice di leggi babilonesi stilato dal Re Hammurabi che regnò tra il 1792 a.C. e il 1750 a.C., si fa un largo uso della legge del taglione che serviva a regolare i conti tra le parti, infliggendo la stessa pena per il torto subito. Ad esempio la pena per l’omicidio era appunto la morte dell’omicida.
In epoca romana il principio della legge del taglione viene espresso nella tavola VIII delle Leggi delle XII tavole, un corpus di leggi del diritto romano stilato tra il 450 e 451 a.C. Nella tavola si legge “si membrum rupsit, ni cum eo pacit, talio esto”, letteralmente “se (uno) ha rotto una parte del corpo (ad un altro), se non si rappacifica con esso, (valga) la legge del taglione”.
Arrivando alla Bibbia, nel Levitico 24, 19-20 si legge chiaramente “se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all’altro: frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatto all’altro”.
La legge del taglione non perdona. È semplice. É veloce. È efficace.
Significato odierno di occhio per occhio
Oggi la legge del taglione non viene più applicata visto che in un mondo civilizzato come il nostro risulta una barbarie. Se qualcuno commette un omicidio, non viene ucciso ma va in galera.
Di tale legge dunque rimane solo il principio secondo cui ci deve essere una proporzione tra il danno subito e il danno da arrecare. Un’idea di giustizia, forse addirittura arbitraria, che è universale, ampiamente condiviso, dal momento che il detto presente nella Bibbia è stato tradotto da diverse centinaia di lingue.