Si sono concluse le riprese del film, dal titolo provvisiorio Oltre la bufera, che racconta la storia di Don Minzoni.
Il lungometraggio, prodotto dalla società Controluce (giovane società cinematografica presentata meno di un anno fa al festival di Venezia), è un imponente opera che vuole raccontare la storia del prete antifascista.
Interprete del film Stefano Muroni che insieme alla compagna e scrittrie Valeria Luzi e al regista Marco Cassini, hanno ideato la società di produzione e hanno messo in piedi un progetto ambizioso.
Oltre la Bufera, la storia di Don Minzoni
La storia di Don Minzoni, nato a Ravenna nel 1885 e morto ad Argenta nel 1923, è ancora oggi un simbolo del cattolicesimo italiano. Il parroco, che ha vissuto la guerra e il fronte, una volta finito il primo conflitto mondiale si è sempre impegnato per aiutare i giovani e le classi sociali più basse. Don Minzoni ebbe il coraggio di mantenere salda la sua fede e le sue idee dicendo anche dei no scomodi. Nell’agosto del 1923, mentre stava tornando in chiesa, venne attaccato da alcuni squadristi che iniziarono a colpirlo con sassi e bastoni. Una bastonata alla nuca fu fatale per il parroco.
Il film vuole raccontare la sua storia ma anche la vita della città, la guerra, la paura e il coraggio di un prete (che sarà interpretato da Stefano Muroni) che, con la sua grande fede e la sua forza d’animo è diventato simbolo non solo nella sua città ma in tutta la nazione. Nel film oltre al prete si ricorderà Italo Balbo accusato di essere il mandante dell’omicidio di Don Minzoni.
Oltre la Bufera, i luoghi del film
Non mancheranno poi figure di riferimente realmente esististe che hanno accompagnato la giovinezza del parroco e animato la vita locale. Il film è stato girato nel basso ferrarese in quando i luoghi cari al prete antifascista vennere distrutti nel corso dei bombardamenti del 1945 ma, l’atmosfera di inizio secolo si respira moltisismo nel film.