Luca Sacchi ha tentato di difendersi parandosi il viso con le braccia nel tentativo di schivare alcuni corpi inferti con la mazza da baseball. Questo è quanto emerge dall’inchiesta sull’omicidio del 24enne avvenuto lo scorso 23 ottobre e, specificamente, dai risultati dell’autopsia.
Di fatto, sul corpo del ragazzo sono stanti individuati alcuni ematomi sulle braccia, compatibili col tentativo dello stesso di proteggersi la faccia dai colpi di mazza, a cui poi è seguito lo sparo fatale alla nuca.
Intanto gli investigatori stanno esaminando cinque cellulari per ricostruire i contatti tra i pusher e gli amici di Luca e Anastasiya coinvolti nella fase “precedente e successiva” all’aggressione. Si cerca di stabilire il possibile legame con le persone che avrebbero avuto un ruolo nell’ipotetico scambio di droga-soldi finito poi nel sangue.
La Procura di Roma ha concesso il nulla osta alla restituzione alla famiglia del corpo del 24enne. Pertanto la famiglia di Luca può fissare i funerali che potrebbero svolgersi la settimana prossima.