L’ex presidente dell’Anm Luca Palamara è stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio. La decisione è stata presa in mattinata dal collegio disciplinare del Csm a margine delle indagini che vede il magistrato indagato per corruzione e al centro dello scandalo sulle nomine. Palamara ricorrerà alle Sezioni Unite civili della Cassazione contro la sua sospensione.
Il collegio disciplinare ha accolto anche la richiesta del procuratore generale Riccardo Fuzio, coinvolto anche lui nello scandalo e indagato per rivelazione di segreto proprio a Palamara, al quale avrebbe riferito delle indagini a suo carico.
Le indagini
A Luca Palamara viene contestato il rapporto con l’imprenditore Fabrizio Centofanti, dal quale avrebbe ricevuto regali e viaggi e in cambio avrebbe messo le sue funzioni a disposizione dell’uomo di affari. Dinanzi alla sezione disciplinare, il pm ha chiarito la natura di quell’amicizia spiegando che anche altri colleghi magistrati hanno frequentato l’imprenditore.
Inoltre, ha escluso di aver voluto gettare fango sui colleghi, a cominciare dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo, come invece gli contesta l’accusa, secondo la quale con Luca Lotti avrebbe discusso delle “possibili strategie di discredito” proprio nei confronti del pm titolare dell’inchiesta Consip.
Oltremodo, avrebbe tenuto un “comportamento gravemente scorretto” nei confronti dei colleghi che si erano candidati per il posto di procuratore di Roma, sempre per aver discusso con l’esponente del Pd, oltre che con alcuni consiglieri del Csm, “della strategia da seguire ai fini della nomina”.