Pedofilia su Internet nel 2019: come provare a combatterla

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Stando alle ultime statistiche emergono dati allarmanti. I casi di adescamento online sono sempre più diffusi, soprattutto nella giovani ragazze. La rete ci ha reso possibile tenerci in contatto con più frequenza e libertà, ma ha anche messo in moto un movimento volto ad accalappiare ragazzini provenienti da ogni dove.

Se in precedenza, coloro che erano affetti dalle cosiddette parafilie dovevano esporsi al rischio di essere colti in flagrante ed essere giustamente fermati e puniti, allo stato attuale godono di tutti i comfort: possono fare i loro comodi dalla poltrona di casa semplicemente con un clic.

Ingannare i giovani su internet è proverbialmente un “gioco da ragazzi”, basta fingersi dei coetanei, promettergli qualcosa che vogliono o più semplicemente prestargli delle attenzioni o ricoprirli dell’affetto che occasionalmente o frequentemente viene a mancare tra le mura di casa. I più giovani si sono guadagnati sempre più libertà e l’utilizzo a tempo pieno di un computer pare essere una di esse, ma rappresenta anche una mina vagante, nonché una dannosa esposizione al pericolo.

Quante volte dobbiamo ancora notare un bambino col volto plasmato da un dispositivo smartphone, i pad e chi più ne ha, più ne metta, prima dì allarmarci? Per non menzionare quanto diseducativo possa essere. Poniamo un freno a questa ondata minacciosa.

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Non vi dico di requisire tutto, Dio non voglia si mettano ad urlare e i miei timpani debbano per caso captarli, ma quantomeno prestargli la debita attenzione mentre ne fanno uno, bisogna cautelarli prima di tutto.

I pedofili sono anzitutto abili ammaliatori: una piaga sociale sempre più estesa e se sconfiggere questo morbo dilagante  pare essere impraticabile ed arginarli impossibile, possiamo comunque avvalerci di misure di sicurezza per non far incorrere i più giovani in imprudenze del tutto evitabili.

Il computer potrà essere usato per le ricerche a scuola e va bene, concediamoglielo, un po’ di svago, ma sempre sotto la  supervisione di un adulto e monitorando la cronologia perché i casi di pedofilia sono triplicati e l’attenzione che ponete nel preservare i vostri figli da questi attacchi subdoli e nocivi non è mai abbastanza.