Sono giorni caldi per quel che riguarda il tema pensioni che, probabilmente, sarà oggetto di scontro politico ancora per un po’, ma intanto sembra stia arrivando una novità sostanziale: infatti, dopo l’alto tasso di adesione all’Ape social e alla cosiddetta Quota 41, dall’autunno dovrebbe partire l’Ape volontaria per tutti i lavoratori che abbiano già superato i 63 anni di età.
L’Ape social
Le domande per accedere all’Ape social per alcune categorie tutelate senza costi aggiuntivi o penalità vanno presentate entro il 15 luglio, ma già si sta marciando a passo spedito verso le 100.000 domande di adesione. In virtù di questo altissimo numero di adesioni, il budget di 300 milioni di euro stanziati dalla legge di Stabilità si esaurirà rapidamente e, pertanto, per molti dei richiedenti l’anticipo pensionistico dovrà slittare al 2018. Le graduatorie saranno stilate principalmente in base all’età dei richiedenti: infatti, sarà data priorità a coloro che anagraficamente sono maggiormente vicini ai 67 anni e 7 mesi di età.
Ape volontario dall’autunno?
Dal prossimo autunno si potrà accedere anche all’Ape volontaria, ovvero, un anticipo pensionistico volontario per tutti coloro che hanno già compiuto 63 anni di età e che hanno almeno 20 anni di contributi alle spalle. Ovviamente, a differenza dell’Ape social, ci saranno delle penalizzazioni sulle future pensioni dovute al fatto di dover sostanzialmente contrarre un debito per colmare il vuoto venutosi a creare per i minori anni di contributi. Ancora tutto è da organizzare, ma è probabile che si opti per il modello della doppia domanda: una per chiedere all’Inps di verificare i requisiti e un’altra per accedere effettivamente al trattamento.