Una giornata intensa in tema pensioni quella di oggi 1 marzo 2017. Si attendono le ultime notizie che possono venire fuori per Ape e lavoratori precoci dall’incontro tra Governo e Sindacati, ma non finisce nel dimenticatoio la proposta grillina sulle pensioni dei parlamentari che devono essere adeguate a quelle dei cittadini normali, così come Il Giornale punta l’indice con un’inchiesta sulle pensioni d’oro. Non meno interessante visto che apre un dibattito in tal senso la proposta di Cesare Damiano su una pensione di cittadinanza.
LA PROPOSTA DEI M5S SULLE PENSIONI DEI PARLAMENTARI
Importanti sviluppi nelle ultime ore sulla proposta lanciata a inizio settimana dal Movimento 5 Stelle in materia di pensioni dei parlamentari. Il Movimento ha presentato la proposta di legge di riduzione dei vitalizi parlamentari a quelli che vengono percepiti da ogni singolo cittadino. La presidente della Camera Laura Boldrini ha garantito alla proposta avanzata da Luigi Di Maio una calendarizzazione certa e in breve periodo. Grillini che si sono mossi sullo stesso punto anche in Senato dove la proposta sembra essere stata accettata per essere calendarizzata dal presidente Pietro Grasso nel più breve tempo possibile con discussione a giorni in presidenze del Senato.
RIFORMA PENSIONI, OGGI INCONTRO GOVERNO-SINDACATI
Nel frattempo in tema anticipo pensionistico oggi c’è il tanto atteso incontro tra Governo e Sindacati su Ape e lavoratori precoci. Bisogna mettere nero su bianco i decreti attuativi alla Riforma che andrebbero presentati entro domani in Consiglio dei Ministri, ma è possibile che visto i tempi così ristretti il termine che sembrava perentorio possa slittare. Sul tavolo della discussione le varie forme di Ape e la Quota 41 per i lavoratori precoci. Non sia annuncia una giornata facile poiché è previsto anche sit-in di protesta di questi lavoratori nell’attesa che dai palazzi giungano buone nuove in merito ai requisiti di accesso alla misura pensionistica anticipatoria.
IL GIORNALE: “I VAMPIRI DELLE PENSIONI”
Intanto Il Giornale ha pubblicato un’inchiesta sul mondo delle pensioni d’oro definendo quelle dei sindacalisti e dei magistrati dei vampiri. Il motivo? Leggendo l’articolo a firma di Mario Giordano si scopre che a fare la parte del leone sono i cosiddetti contributi figurativi. E quindi ecco che “…al soggetto 18, così lo identifica l’Inps proteggendone l’identità, di incassare 9.500 euro lordi al mese (115.000 euro l’anno), il 66 per cento in più di quello che avrebbe dovuto percepire senza «regalini». E al soggetto 19 di incassare 11.750 euro al mese, il 18 per cento in più di quanto avrebbe avuto diritto senza regalino”.
PENSIONI DI CITTADINANZA PER I GIOVANI: LA PROPOSTA DI DAMIANO
L’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano rilancia una proposta per i giovani che visto la discontinuità lavorativa a cui sono sottoposti pagheranno in maniera pesante il passaggio al sistema solo contributivo per accedere alla pensione in maniera pesante. Ed ecco che Damiano avanza questa proposta: “E una misura di civiltà, si evita che ci sia un esercito di nuovi poveri, prendendo come standard di dignità un assegno di 1500 euro lordi e integrando la parte mancante a tale soglia”. Il dibattito è aperto.