Altra giornata campale questa di oggi 2 marzo 2017 in tema pensioni. Infatti le notizie che provengono dal mondo pensionistico sono davvero tante visto che ieri si è tenuto l’incontro Governo-Sindacati sulla Riforma e che c’è stato un duro confronto polemico tra Di Maio e Boeri sulle pensioni dei parlamentari. Inoltre è stato confermato che i disincentivi su chi decide di accedere alla pensione anticipata previsti dalla Legge Fornero sono stati aboliti e in un convegno Uil si è fatto il punto sulle pensioni nel settore pubblico.
RIFORMA PENSIONI: INCONTRO GOVERNO-SINDACATI
E’ d’obbligo però partire da quello che è successo ieri nell’incontro tra Governo e Sindacati in merito alla riforma pensioni. I sindacalisti sembrano essere contenti di come è andato il tavolo di concertazione con il Governo in merito alle forme di Ape anche se ancora c’è da smussare qualche ostacolo che rende per ora la platea di coloro che possono usufruire dell’anticipo pensionistico troppo esigua rispetto ai numeri prefissati dalle parti sociali. Inoltre gli stessi sindacati hanno chiesto al Governo di dare un’accelerata ai decreti attuativi in modo che tra due mesi si possano concretizzare i nuovi provvedimenti sulla previdenza italiana. Il prossimo incontro ora è in programma il 13 marzo.
LITE BOERI-DI MAIO SULLE PENSIONI PARLAMENTARI
Giornata movimentata quella di ieri sul tema pensioni ai parlamentari per quanto riguarda lo scontro in atto tra il vicepresidente della Camera dei Deputati e leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio e il presidente Inps Tito Boeri. Di Maio ha lanciato un countdown affinché venga approvata la proposta di rendere le pensioni parlamentari uguali a quelli dei normali cittadini entro il prossimo 15 settembre, con Boeri che ha fatto una sostanziale marcia indietro sulla proposta del Movimento dopo un primo appoggio iniziale affermando a “Presa Diretta” come questa proposta non vada a incidere in maniera sostanziale sui vitalizi già in essere.
STOP ALLA FORNERO SUI DISINCENTIVI PER LE ANTICIPATE
La Legge di Bilancio 2017 ha posto un freno ai disincentivi previsti nella Legge Fornero per chi voleva uscire prima dal lavoro. Quindi per tutti quei lavoratori che sono iscritti presso forme di previdenza pubblica obbligatoria c’è la possibilità di andare via dal lavoro e quindi accedere nel computo della pensione anticipata anche con meno di 62 anni. I disincentivi previsti dalla Legge Fornero sono stati resi nulli visto che prevedevano un importo dell’1% in meno rispetto a quanto previsto dall’assegno pensionistico fino a che non si fosse raggiunti il requisito del 62esimo anno di età Un incentivo che aumentava al 2% all’anno se si usciva anticipatamente dal lavoro prima del compimento del 60esimo anno di età.
I DATI SULLE PENSIONI IN ITALIA
Nel corso del convegno “La Previdenza Complementare nel settore Pubblico. Le proposte UIL per svilupparla per via contrattuale e legislativa” che si è tenuto ieri a Roma interessanti sono alcuni dati sulle pensioni che sono stati snocciolati dal segretario confederale Uil Domenico Proietti: “L’Italia ha l’età di accesso alla pensione di 3 anni sopra la media europea che à di 63 anni e 8 mesi a fronte dei 66 e 7 mesi previsti nel nostro Paese. L’Europa dovrebbe preoccuparsi della drammatica mancanza di crescita che da anni politiche restrittive hanno causato e che impedisce di far tornare a crescere nei cittadini dell’Unione il sogno di un’Europa politica, democratica e partecipata”.