Un’operazione in cinque regioni italiane per mettere fine al vasto giro di permessi di soggiorno falsi. E’ quella condotta alle prime luci dell’alba di questa mattina dalla Guardia di Finanza.
A essere interessate sono Toscana, Veneto, Lombardia, Campania e Marche. Secondo un primo bilancio l’operazione “Colletti bianchi” che vede impegnati circa 400 uomini delle Fiamme Gialle ha fino ad ora portato a 34 misure cautelari personali, delle quali 3 in carcere, 12 agli arresti domiciliari e 19 misure interdittive della libertà personale, oltre a 111 decreti di perquisizione locale e personale nei confronti di 83 indagati.
Tutto è partito dai provvedimenti che sono stati emessi dal gip del Tribunale di Prato che su richiesta della locale Procura hanno contestato reati che vanno dall’associazione a delinquere all’induzione in errore dell’ufficio immigrazione, dalla falsità ideologica nel rilascio dei rinnovi di permessi di soggiorno all’immigrazione clandestina.
L’indagine è iniziata a seguito del rogo della Teresa Moda a Prato il 1 dicembre del 2013 quando sette operai cinesi morirono tra le fiamme: da allora si è rafforzato l’impegno di prevenzione e di contrasto a coloro che fanno affari sulle vite di chi cerca un minimo di lavoro per sopravvivere.
“Non devono esistere zone franche, i diritti dei lavoratori sono al centro della nostra politica ed è per questo oggi plaudo all’iniziativa della Procura di Prato e della Guardia di Finanza che con la loro attività di repressione ci consentono di lavorare meglio affinché emerga dall’illegalità il valore di un’economia sommersa che Irpet stima aggirarsi intorno al miliardo di euro l’anno”, questo il commento a caldo del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.