Oggi 4 dicembre 2016, dalle 7 alle 23, gli italiani sono chiamati alle urne per esprimere la loro scelta riguardo al Referendum Costituzionale sulla Riforma Renzi – Boschi. I risultati dei voti pertanto non saranno svelati prima di domani, girano però dei sondaggi clandestini.
In Italia, come prescritto da una direttiva dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, e dalla legge 28 del 2000 sulla par condicio, non si possono condurre e pubblicare sondaggi sui risultati nei 15 giorni prima del voto. Da anni però, tra gli addetti ai lavori, continuano a circolare sondaggi clandestini, ossia sondaggi camuffati sotto altro. Nei giorni scorsi, ad esempio, sono venuti fuori sondaggi nascosti sotto gare di corse di cavalli oppure su retroscena del conclave e gare automobilistiche. Ovviamente non si può fare affidamento sui risultati, tanto meno sulla chiarezza della diffusione, ma questo non limita la loro proliferazione.
Il motivo del divieto di sondaggi deriva dal fatto che gli elettori potrebbero essere condizionati dai risultati, e decidere all’ultimo se puntare sulla maggioranza vincitrice oppure no. In Italia il compito di sorvegliare e sanzionare chi viola il divieto appartiene all’AGCOM che può punire con multe che partono dai 25 ai 250 mila euro. Nonostante questo, spesso una conta dei risultati può essere fatta anche affidandosi ai social, dove fino ad ieri sembrava essere in vantaggio la percentuale di persone propensa a votare per il no.
Referendum 4 dicembre Sondaggi clandestini: chi vince il Sì o il No?