Sono stati arrestai oggi dalla Guardia di Finanza l’imprenditore, immobiliarista Stefano Ricucci e il magistrato tributario e consigliere di Stato Nicola Russo, la causa è da ricollegare a una corruzione in atti giudiziari. Con loro in manette è finito anche il socio dell’imprenditore, Liberato Lo Conte.
LE ORIGINI DELL’INCHIESTA
Le indagini sono cominciate nel luglio 2016 con l’inchiesta Easy Judgement, legata a reati tributari relativi alla società finanziaria Magiste Real Estate Property. In quell’anno vengono arrestati, per il reato sopra scritto, l’odontoiatra di Zagarolo e Mirko Coppola.
Stefano Ricucci aveva già rischiato nel dicembre di due anni fa con la condanna con rito abbreviato di tre anni e quattro mesi, per false fatturazioni.
LE MOTIVAZIONI DELL’ARRESTO
L’arresto di oggi è legato a delle anomalie riscontrate dagli investigatori in merito a una sentenza di secondo grado emessa da Nicola Russo. Il procuratore Giuseppe Cascini spiega come l’analisi odierna di documenti sequestrati anni fa dimostra che i tre imputati stipulassero accordi segreti, oltre ad essere legati da rapporti di amicizia e frequentazioni comuni. Questo denota il fatto che Russo avrebbe dovuto astenersi dall’esprimere giudizio e invece diventa relatore della sentenza d’appello che ha ribaltato il primo provvedimento stilato dalla Commissione tributaria provinciale. In cambio del favore il magistrato ha ottenuto diversi favoritismi, soprattutto in ambito economico.
La Magiste Real Property vantava all’Erario un credito IVA di oltre venti milioni di euro. Proprio questa cifra ha iniziato a destare sospetti, causando il via delle prime indagini del 2016.
L’indagine è seguita dagli aggiunti Paolo Lelo, Giuseppe Cascini e dal pm Stefano Rocco che, esaminando il caso, hanno scoperto anche una corruzione al Consiglio di Stato che vede coinvolto, insieme ai suddetti, Piero Amara, avvocato siciliano. Egli, niente meno che avvocato di Nicola Russo, è stato portato oggi ai domiciliari con l’accusa di corruzione in atti giudiziari.