Riforma Pensioni 2017, Ape e Precoci cosa cambia dal 1 maggio?

Il tema Riforma Pensioni 2017 tiene sempre banco e quindi andiamo a vedere, in questa fase in cui Governo e Sindacati sono tornati a trattare, cosa cambia dal prossimo 1 maggio per Ape e Precoci.

In attesa del prossimo incontro che è fissato per il 1 marzo, il giorno prima del varo dei decreti attuativi la cui stesura però dovrebbe essere prorogata almeno verso la metà di marzo, i temi da chiarire sono ancora tanti e di non facile soluzione. La data che però si vuole rispettare per partire finalmente con la Riforma è quella del 1 maggio visto che è stata fissata nella Legge di Bilancio per quanto riguarda le uscite anticipate.

RIFORMA PENSIONI: QUALI SONO LE MISURE?

Quali sono le misure che entrano a far parte di questa sostanziale Riforma che interessa l’uscita anticipata dal lavoro? L’Ape nelle sue varie versioni, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA) e le pensioni precoci con l’unico requisito importante da rispettare di aver maturato un anno lavorativo prima del compimento del diciannovesimo anno di età. Se problemi non ce ne dovrebbero sulle ultime due misure, il dibattito Governo-Sindacati si concentra maggiormente sull’Ape sia essa volontaria, sociale e aziendale e soprattutto sulle forme di prestito che vengono erogate dagli enti previdenziali o dagli istituti di credito per il periodo di copertura fino all’arrivo alla pensione e quindi la rateizzazione nel ridare indietro quelle cifre.

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REQUISITI E IMPORTO APE VOLONTARIA E AGEVOLATA

Cosa cambia? Per uscire dal lavoro bisognerà avere un’età anagrafica pari a 63 anni ma mentre per volontario basterà come requisito contributivo i 20 anni, per quello agevolato ci vogliono 30 anni. Quali sono gli importi erogati? Nel primo caso la percentuale è a scelta del lavoratore sulla pensione netta maturata al momento dell’accesso alla prestazione, mentre nel secondo caso l’importo è pari alla pensione lorda maturata al momento dell’accesso alla prestazione entro un massimo di 1.500 euro lordi. La durata varia perché in volontaria si va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni e 7 mesi, mentre in quella agevolata si viene accompagnati fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.