La prima auto al mondo guidata da uno smartphone: RoadReader, il nuovo progetto firmato Huawei, che sfrutta l’intelligenza artificiale. La presentazione in anteprima mondiale al Mobile World Congress di Barcellona, il 26 e 27 febbraio 2018.
La più importante fiera al mondo sulla tecnologia mobile si è aperta per Huawei con un’innovazione che ha lasciato a bocca aperta.
Progetto sperimentale, realizzato in sole 5 settimane, RoadReader è una Porche Panamera in grado di riconoscere, grazie all’intelligenza artificiale, ciò che la circonda, percorrendo le strade senza conducente.
Huawei ha scelto di presentarsi in fiera evitando lo scontro diretto con Samsung che, invece, ha mostrato in Spagna il nuovissimo Galaxy S9. Il lancio del Huawei P20 è infatti rimandato a marzo.
L’obiettivo del colosso cinese è quello di esibire la qualità e le alte prestazioni degli smartphone top di gamma Huawei, dimostrando come la loro tecnologia sia talmente intelligente e sofisticata da consentirne un utilizzo per fini ulteriori, fra i quali la guida autonoma di un’automobile.
Andrew Garrihy, Chief Marketing Officer Huawey ha lanciato il progetto con queste parole:
“Uno smartphone è già eccezionale nel riconoscere un oggetto. Quindi abbiamo pensato: potrebbe l’Al già integrata nel nostro telefono, guidare la macchina, riconoscere oggetti, insegnare alla macchina come evitarli, e potrebbe fare tutto questo in 5 settimane?”.
COME FUNZIONA ROADREADER
Il progetto si serve delle funzionalità dell’intelligenza artificiale già presenti nel Mate 10 Pro, smartphone Huawei in grado di riconoscere in modo automatico i soggetti inquadrati, consentendo a chi lo usa di scattare foto professionali.
Lo stesso principio che permette alla fotocamera dello smartphone di riconoscere e distinguere gli oggetti, è alla base del funzionamento di RoadReader, in grado di riconoscere fra più di 1000 elementi diversi.
Il processore utilizzato per consentire il riconoscimento è il Kirin 970, già presente sugli smartphone top di gamma Huawei.
Tramite questo processore, sfruttando il wi-fi, il Mate 10 Pro invia al sistema di autoguida della vettura i comandi che ritiene opportuni, in presenza delle diverse situazioni che possono presentarsi durante il tragitto.
LA TECNOLOGIA ALLA BASE DI ROADREADER
Grazie all’utilizzo di questa tecnologia, RoadReader è dunque in grado di riconoscere moltissimi tipi di soggetti, fra i quali cani, gatti, biciclette, persone e di percorrere la direzione più appropriata. RoadReader rallenta, si ferma o svolta in base ai comandi che vengono inviati.
I telefoni, sempre più intelligenti, hanno cambiato il modo di vivere delle persone. L’intelligenza artificiale cerca di riprodurre i ragionamenti e, di conseguenza, i comportamenti umani: oggi uno smartphone è addirittura in grado di guidare un’automobile.
Il progetto Huawei RoardReader ha sicuramente sorpreso, ma ha anche aperto un ampio dibattito, non solo etico. Il processore Kirin 970, prodotto dall’azienda cinese, non è stato infatti sviluppato appositamente per un’automobile, ma per gli smartphone. Pur considerandolo potente per un telefono di ultima generazione, c’è chi nutre dubbi in merito al suo utilizzo su un’automobile, sostenendo che potrebbe risultare insufficiente per garantire la sicurezza in auto.