Salvini non vuole essere processato: la lettera per il Caso Diciotti

I magistrati siciliani contestano a Matteo Salvini il “sequestro di persona aggravato” in merito al caso Diciotti. Il vicepremier si difende in una lettera

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Matteo Salvini non vuole essere processato per il Caso Diciotti, e lo ribadisce in una lettera affidata al Corriere della Sera. Numeri, traguardi e obiettivi raggiunti dal governo rivendicati dal vicepremier che in materia di immigrazione ha utilizzato il pugno duro sin dall’inizio del proprio mandato. I pm siciliano gli contestano il “sequestro di persona aggravato”.

Diminuzione degli sbarchi, dei morti in mare, dei rimpatri e del calo degli “immigrati in accoglienza”: numeri, come ribadisce nella missiva, che certificano il suo lavoro da Ministro dell’Interno. Per tal motivo si appella “all’articolo 9 comma terzo, della legge costituzionale n 1/1989” quando chiede che il Senato neghi l’autorizzazione dei magistrati a procedere, in quanto il ministro ha agito per “la tutela di un interesse dello Stato costituzionale“.

Il Ministro dell’Interno ha ribadito il suo pensiero:

Non c’entra la mia persona. Innanzitutto il contrasto all’immigrazione clandestina corrisponde a un preminente interesse pubblico, posto a fondamento di precise disposizioni(…) In secondo luogo ci sono precise considerazioni politiche”.

“Precise considerazioni politiche” che legittimano il compito del governo italiano, ossia verificare come poter ripartire gli “immigrati a bordo della nave Diciotti”. Il riferimento va alla norma con l‘articolo 79 del Trattato sul funzionamento dell’Unione e in linea con quanto concluso dal Consiglio europeo del 28 giugno 2018.

La difesa si focalizza sui doveri da ministro dell’Interno, frutto delle promesse fatte in campagna elettorale. Per questo motivo Salvini non solo si auspica che il Senato neghi l’autorizzazione ai magistrati ma, soprattutto non rinnega quanto fatto fino ad oggi:

Non rinnego nulla e non fuggo dalle mie responsabilità di ministro. Sono convinto di aver agito sempre nell’interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. E non mollo”.

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.