Il film, distibuito nelle sale italiane a partire dallo scorso 18 maggio, è passato abbastanza in sordina sul territorio italiano dato che ha incassato poco più di un milione di euro ed è stato distribuito in pochissime sale, eppure la critica cinematografica lo ha molto esaltato, su rottenotmatoes il film ha ricevuto il 99% delle recensioni positive con un voto medio di 8.3/10 mentre su metacritic ha totalizzato un soddisfacente 84\100.
Get Out è un film indipendente ed è stato coprodotto e diretto dal regista newyorkese Jordan Peele al suo esordio come regista con un budget ridotto, soltanto 4 milioni di dollari, ma a livello globale ha incassato ben 255 milioni di dollari: si può quindi parlare di un vero e proprio successo!
Il film ha ricevuto 4 nomination agli Oscar tra cui miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura originale. Le chance per poter vincere il premio come miglior sceneggiatura originale sono aumentate a seguito della vittoria dell’omonimo premio al Writers Guild Awards, la cerimonia di premiazione degli sceneggiatori che si è tenuta ieri sera a New York e a Los Angeles.
TRAMA
Il protagonista della pellicola è il giovane fotografo afroamericano Chris Washington, il quale decide di trascorrere un week end nella casa dove vivono i genitori della fidanzata Rose conoscerli. Chris però è molto preoccupato dalla situazione in quanto in genitori della ragazza non sanno del colore della sua pelle e anche il suo amico Rod, agente afroamericano del TSA, gli sconsiglia di andare, ma Rose lo rassicura spiegandogli che la sua è una famiglia molto aperta e tollerante.
Giunti nell’isolata tenuta dei coniugi Armitage, Chris fa la conoscenza del signor e della signora Armitage, rispettivamente un neurochirurgo ed una ipnoterapista, del fratello Jeremi, studente di medicina che lo accolgono calorosamente in casa mostrandosi come una famiglia moderna e molto aperta.
Chris rimane però colpito dai domestici afroamericani della casa: Walter e Georgina, un ragazzo ed una donna di colore che si mostrano diffidenti nei suoi confronti e assumono dei comportamenti molto bizzarri. Una sera la madre di Rose lo sottopone ad una seduta ipnotica grazie alla quale Chris perde il vizio del fumo e sperimenta il “mondo sommerso“, uno stadio di paralisi in cui non riesce più a muoversi e gli sembra di sprofondare in una dimensione buia ed angosciante.
Un giorno ha luogo una reimpatriata familiare dove il protagonista fa la conoscenza di molti parenti della famiglia Armitage che si dimostrano molto ben disposti nei suoi confronti, tra questi vi è un altro ragazzo afroamericano che attira la sua attenzione per la sua stravaganza e per i drammatici effetti dovuti ad un flash della macchina fotografica.
Ben presto Chris si renderà conto di aver fatto un grosso errore a non aver ascoltato il consiglio del suo amico e agente Rod.
UN THRILLER HORROR CON INTENZIONI SATIRICHE PER DENUNCIARE IL RAZZISMO CONTRO I NERI
L’attore che interpreta il protagonista è l’attore britannico Daniel Kaluuya, visto in Sicario (2015) e prossimamente nel cinecomic Marvel Black Panther, che ha interpretato in modo convincente e coinvolgente il fotografo Chris Washington, ruolo per il quale ha ricevuto la nomination come miglior attore protagonista sia ai Golden Globe che ai prossimi Premi Oscar 2018.
Nel ruolo della fidanzata Rose Armitage la giovane trentenne Allison Williams, nota nel ruolo di Marnie Michaels nel telefilm Girls, i coniugi Armitage sono interpretati da Catherine Keener(Essere John Malkovich, Truman Capote – A sangue freddo) e Bradley Whitford (West Wing – Tutti gli uomini del Presidente), Caleb Landry Jones interpreta il fratello di Rose, Jeremy, Lil Rel Howery da il volto a Rod, il simpatico agente della TSA e amico di Chris.
Toby Oliver ha curato la fotografia del film di stampo prettamente thriller/horror ed ha reso in modo convincente ed angosciante il mondo sommerso, Michael Abels invece si è occupato della colonna sonora del film che valorizza le atmosfere della pellicola.
Molto convincente anche il lavoro del regista Jordan Peele, proveniente per lo più dal mondo delle commedie, e che invece ha realizzato un film di tensione e paura con diversi momenti drammatici convincenti che affronta anche con vena satirica un argomento molto attuale: il razzismo nei confronti dei neri e le tante sfaccettature con cui questo si manifesta.