Sciopero Ryanair Luglio: Rischio Cancellazione Voli

Il mese di Luglio sarà decisivo per i lavoratori di Ryanair: lo sciopero di 24 ore del 12 Luglio in Irlanda potrebbe estendersi a tutto il personale.

Sciopero Ryanair luglio

Migliaia di voli della compagnia low-cost irlandese Ryanair potrebbero essere a rischio per via di uno sciopero del suo personale il 12 Luglio. L’agitazione sindacale partita dal personale irlandese che si concretizzerà per il giorno 12 potrebbe portare il personale europeo ad aderire a catena anche per più di 24 ore.

Voci riportate dal Corriere della Sera parlano addirittura di uno sciopero di 72 ore nel periodo più redditizio ed affollato per le compagnie aeree. È a rischio il corretto funzionamento di 86 basi in 21 stati europei.

Sciopero Ryanair: le richieste dei lavoratori

Dopo il caso piloti scoppiato in autunno che ha costretto la compagnia a cancellare sistematicamente un gran numero di voli, sono gli assistenti di volo a ribellarsi alle condizioni contrattuali. In un vertice con i sindacati tenutosi a Dublino si è ribadita la necessità di non passare più per le agenzie interinali per le assunzioni e non far pagare più cibo, acqua e divise al personale.

Tra i fattori di contestazione anche la controversa “gara alle vendite” per accaparrarsi il bonus o per evitare penalizzazioni, come più volte denunciato dalla stampa. Saranno le organizzazioni sindacali di ciascun paese a decidere se aderire o meno alla protesta.

Le risposte dell’azienda allo sciopero

Per Ryanair invece “le loro richieste non hanno senso”, così è riportato in una nota stampa in quanto “Gli assistenti di volo della nostra compagnia guadagnano già fino a 40 mila euro l’anno, più del doppio della retribuzione necessaria a vivere, i loro turni sono già fissi sul 5-3, non possono volare per più di 900 ore l’anno (una media di 18 ore la settimana), ricevono un addestramento gratuito, 400 euro per il permesso per malattia e per la divisa e ricevono un incentivo del 10% sulle vendite a bordo”.

Inoltre già tavoli sindacali sarebbero stati aperti in alcune nazioni europee, secondo il vettore le condizioni di lavoro che l’hanno portata sotto la lente di ingrandimento non ci sarebbero più, ma il personale la pensa diversamente. In questi giorni si saprà se lo sciopero irlandese si allargherà a tutto il personale del vettore.

Scritto da Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.