Lunedi mattina migliaia di maestri non saranno a scuola dai loro allievi e i bambini della scuola dell’infanzia e primaria lunedì 8 gennaio vivranno il primo sciopero della scuola. C’è un record di adesioni secondo l’Anief. Il sindacato che organizza la protesta in cui vengono escluse le graduatorie a esaurimento.
Dopo la sentenza prenatalizia dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che ha escluso dalle graduatorie ad esaurimento i docenti con il diploma magistrale che in questo modo li condanna alla precarietà. Per questo motivo è stata organizzata la manifestazione di domani che vedrà l’astensione dal lavoro.
Per Marcello Pacifico presidente Anief-Cisal: “In questo modo capiranno le famiglie cosa significa perdere il maestro dei propri figli dopo anni. Per colpa di una sentenza che non doveva essere neanche pronunciata – continua Pacifico – E con l’assenza di un conflitto di giudicato per una categoria, composta dai docenti della scuola dell’infanzia e primaria, che è stato volutamente dimenticato dal Governo e dal Parlamento. E con l’esclusione dal piano straordinario di assunzioni come dal nuovo sistema di formazione e reclutamento”.
Sciopero Scuola Lunedì 8 Gennaio: le modalità di adesione
La protesta al Ministero dell’Istruzione vedrà i docenti andare con mezzi propri al ministero dell’Istruzione, per la manifestazione indetta dall’Anief. Dalle 9 alle 13. Sono previsti sit-in davanti gli uffici scolastici regionali di Torino, Milano, Bologna, Palermo, Cagliari, Catanzaro e Bari.
Il sindacato chiede di poter confermare nei ruoli statali i seimila neoassunti con riserva che hanno superato o che stanno superando l’anno di prova. E di poter assumere i 44mila colleghi inseriti con riserva nelle graduatorie GaE e che insegnano da anni nelle scuole.
Sciopero Scuola 8 Gennaio, modalità di risoluzione
“Riaprire subito le graduatorie” per il sindacato. Se un titolo è considerato abilitante e valido per partecipare ai concorsi, come avviene con le altre abilitazioni conseguite fino al 2011 deve esserlo anche per entrare nelle graduatorie a esaurimento.
Per Pacifico bisogna aprire subito le graduatorie per permettere che domanda e offerta si incontrino e evitare in questo modo la moltiplicazione di corsi e ricorsi, anche perché è il ministro Fedeli la prima che invita e evitarli.
“Sia nel 2008 che nel 2012 le graduatorie sono state riaperte dal parlamento senza aspettare il parere dell’ Avvocatura dello Stato. E sono ancora in silenzio ingiustificato” conclude l’esponente sindacale dell’Anief dicendo che la politica deve assumersi le sue responsabilità dopo che è fallito il tavolo di confronto che avevano richiesto i sindacati in scadenza di mandato.
“Se ciò non dovesse avvenire, la mobilitazione continuerà e inizieranno le nuove azioni legali, per annullare la sentenza della Plenaria in Europa o in Cassazione”.