Come annunciato in questi giorni, domani 23 marzo 2017 ci sarà un nuovo sciopero nazionale dei tassisti: a restare fermi i taxi di Milano, Roma e Napoli. I sindacati delle auto bianche hanno deciso di disertare in massa l’incontro con i vertici di Uber previsto nella giornata di ieri, ribadendo il rifiuto all’ingresso dell’azienda statunitense nella mobilità non di linea nel nostro Paese.
L’agitazione, proclamata dai vari sindacati, durerà 14 ore, dalle ore 8.00 di domani, giovedì 23 marzo 2017, alle ore 22.00 della sera. Come anticipato, le città più colpite saranno le grandi città italiane, Napoli, Milano e Roma, che potranno davvero subire dei blocchi del traffico, soprattutto per lavoratori e turisti. Saranno rispettate le fasce di garanzia e durante lo sciopero saranno assicurati i servizi sociali, cioè il trasporto di anziani, portatori di handicap e malati.
SCIOPERO TAXI: IL COMUNICATO DEI TASSISTI
In una nota apparsa sulle varie associazioni, i tassisti hanno espresso la loro delusione per la mancanza di rispetto del governo nei loro confronti. In effetti si erano cercate delle soluzioni utili anche a evitare nuovi scioperi, ma purtroppo la situazione è degenerata. Questo quanto si legge nella nota: “Ancora una volta siamo stati umiliati, il governo non è stato in grado di fornire alcun tipo di risposta a delle semplici domande, nascondendosi dietro la sovranità del parlamento”.
Numerosi tassisti, dal basso, si stanno organizzando però per quello che definiscono uno “sciopero della gentilezza”. Vale a dire: corse gratuite per i passeggeri, per evitare “la trappola dei nuovi padroni del mercato e dei media, pronti a scagliarci nuovamente contro cittadini e opinione pubblica”. Una mossa pensata proprio contro Uber, pronta giovedì 23 marzo 2017 ad aumentare le proprie corse.