Scioperi a catena quelli dei taxi contro Uber. Anche oggi si segnalano stop a Milano, Roma e Napoli. Una questione che è al di là dal finire e che mette in difficoltà gli utenti che non possono usufruire del servizio.
La questione più grave si è però verificata a Milano dove un conducente a noleggio ha puntato la pistola contro alcuni tassisti che stavano protestando. Naturalmente l’uomo è stato prontamente denunciato alle forze dell’ordine. L’auto del tassista a noleggio era stata presa di mira dai tassisti in sciopero con un fitto lancio di uova. In seguito alle indagini poi si è scoperto che la pistola mostrata dall’uomo contro i tassisti era giocattolo, ma questo segna comunque un punto di non ritorno su come sia aperta l’ostilità in questo settore.
E in attesa dell’incontro di domani con il ministro Delrio, nella Capitale si è arrivati al quinto giorno consecutivo di protesta da parte dei tassisti. Inoltre a Napoli la situazione non va di certo meglio dove lo stato di agitazione degli scorsi giorni oggi si è trasformato in un’assemblea spontanea e permanente in attesa dei risultati che verranno fuori dall’incontro di domani al Ministero. I maggiori disagi nel capoluogo campano si segnalano nell’aeroporto di Capodichino.
Ma perché si è dato il via allo sciopero? In particolare i tassisti italiani protestano contro un emendamento a firma Lanzillotta-Cociancich e inserito nel Milleproroghe che secondo i tassisti viene a deregolamentare l’intero settore.