Continua imperterrita la protesta dei tassisti di Roma e non solo che ormai arriva al sesto giorno di sciopero oggi il raduno è davanti a Montecitorio. Dopo Milano, Torino e Napoli, anche la categoria dei tassisti capitolini va prepotentemente contro la proposta di legge Milleproroghe contenente un emendamento che, secondo la categoria, deregolamenta il settore.
Piazza Montecitorio è già piena, tantissimi tassisti da tutta Italia stanno arrivando per protestare, e difendere, una categoria che ha il futuro a rischio per le nuove riforme e per le deregolamentazioni verso quelle compagnie: Uber, Blablacar che offrono passaggi e servizi a prezzi molto bassi. Oggi, martedì 21 febbraio alle 15:00 è previsto l’incontro tra i sindacati dei tassisti ed il ministro dei trasporti Graziano Delrio. La sindaca di Roma, Virginia Raggi va in piazza al loro fianco come riportato dal sito Ansa.it: “Basta riforme calate dall’alto. Stop emendamento Lanzillotta. Noi al fianco dei tassisti”.
SCIOPERO TAXI, LA PROTESTA SI ESTENDE A GENOVA
I taxi completamente fermi a Roma e nel torinese, in attesa dell’incontro di oggi con il ministro Delrio, si fermano anche a Genova. Infatti la città ligure si unisce alla protesta dell’intera categoria: quasi tutti i taxi di Genova si sono fermati dalle ore 5:00 e lo sciopero proseguirà fino all’incontro dei colleghi romani con il ministro dei trasporti.
Sempre nel capoluogo ligure un centinaio di mezzi, intanto, si sono radunati in piazza De Ferrari, fra il teatro Carlo Felice e il palazzo della Regione Liguria. Alcuni taxi resteranno in servizio, come spiega Leonardo Cavagnoli, portavoce del coordinamento dei tassisti genovesi: “In questo momento, non ci sembrava giusto danneggiare i cittadini con un blocco del traffico. Non vogliamo creare problemi a chi tutte le mattine deve andare a lavorare”. Aggiunge, però, il motivo della protesta: “Era necessaria, perché con queste norme si danneggia tutta una categoria. Ci troveremo nel paradosso in cui i taxi sono rinchiusi in una serie di leggi, mentre altri operatori avrebbero una deregolamentazione quasi totale”.
SCIOPERO TAXI, I MOTIVI DELLA PROTESTA
Le categorie di tassisti delle più grandi città italiane hanno mosso il piede di guerra contro l’amministrazione e contro la Milleproroghe che, ha detta della categoria in questione va in contro ad una decisione che penalizzerebbe, non poco, il settore dei taxi. La categoria è riuscita nel suo intento di esercitare la massima pressione nel primo della due giorni di incontri previsti a Roma.