Sopratutto o soprattutto, come si scrive? La regola del raddoppiamento fonosintattico

È da iscrivere nell’ambito di errori linguistici e dubbi relativi al raddoppiamento fonosintattico l’avverbio soprattutto. Il punto di domanda è relativo alla scrittura della doppia “t”: come si scrive soprattutto o sopratutto? Rappresenta uno dei quesiti più diffusi in tema di italiano e ortografia. L’errore è sempre dietro l’angolo e per risolverlo vi forniamo di seguito una spiegazione che possa dirsi dettagliata e soddisfacente.

Nel presentare tale dubbio linguistico vi abbiamo fornito già la risposta alla domanda “sopratutto o soprattutto: come si scrive?” La forma corretta prevede l’utilizzo della doppia “t”, quindi si scriverà “soprattutto”. L’avverbio assume il significato di “in particolar modo, specialmente” e deriva dalla locuzione “sopra tutto”.

Oltre all’univerbazione si verifica il fenomeno del raddoppiamento fonosintattico secondo cui termini quali sopra, come, qualche dove richiedono il raddoppiamento della consonante della parola che segue, raddoppiamento che in alcuni casi coinvolge anche la grafia. Per tale ragione, nel nostro caso specifico, è ritenuta corretta la forma “soprattutto”.

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È sbagliato scrivere quindi “sopratutto”? Secondo la regola generale sì, tuttavia il diffondersi della forma priva del raddoppiamento fonosintattico ha indotto il DOP, Dizionario di Ortografia e Pronuncia, a etichettare “sopratutto” come forma meno comune; inoltre viene indicata anche la forma “sopra tutto”, definita rara. In altri dizionari, come Treccani e Il Sabatini Coletti, non vi è alcuna menzione di “sopratutto”, considerata errata. Per evitare l’errore dunque vi consigliamo di scrivere “soprattutto”.