Stamattina il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è congratulato su Twitter con la polizia di Stato annunciando peraltro una pioggia di arresti in corso a Torino. Fin qui nulla di strano, tranne che per un particolare: il tweet è stato postato alle 8.57 del mattino mentre la Squadra mobile torinese stava eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare contro un gruppo di nigeriani, intenti a ricostituire una cellula degli “Eiye” (aquila), legata a una delle mafie africane insediate da tempo in Italia.
Immediata la reazione del procuratore capo Armando Spataro:
“Ci si augura che, per il futuro, il Ministro dell’Interno eviti comunicazioni simili a quella sopra richiamata o voglia quanto meno informarsi sulla relativa tempistica al fine di evitare rischi di danni alle indagini in corso”.
Il tweet di Salvini
Con uno straordinario intervento in provincia di Palermo, i Carabinieri hanno smantellato la nuova “cupola” di Cosa nostra, arrestando 49 mafiosi, colpevoli di estorsioni, incendi e aggressioni.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 4, 2018
La replica di Spataro
Armando Spataro ha replicato con un duro comunicato stampa:
“All’inizio della mattinata odierna il Ministro dell’Interno ha diffuso un tweet in cui, facendo seguito ad altro precedente, afferma: ‘..non solo, anche a Torino altri 15 mafiosi nigeriani sono stati fermati dalla Polizia’, facendo seguire riferimenti ad arresti avvenuti altrove.
E – prosegue il procuratore capo – in relazione ai soli fatti di Torino il Procuratore della Repubblica osserva che, al di là delle modalità di diffusione, la notizia in questione: è intervenuta mentre l’operazione era (ed è) ancora in corso con conseguenti rischi di danni al buon esito della stessa; la polizia giudiziaria non ha fermato “15 mafiosi nigeriani”, ma sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della Dda di questo Ufficio, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Torino. Il provvedimento restrittivo non prevede per tutti gli indagati la contestazione della violazione dell’art. 416 bis c.p.; coloro nei cui confronti il provvedimento è stato eseguito non sono 15 e le ricerche di coloro che non sono stati arrestati è ancora in corso”.
“Prassi e direttive vigenti nel Circondario di Torino secondo cui gli organi di polizia giudiziaria che vi operano concordano contenuti, modalità e tempi della diffusione della notizie di interesse pubblico, allo scopo di fornire informazioni ispirate a criteri di sobrietà e di rispetto dei diritti e delle garanzie spettanti agli indagati per qualsiasi reato”.