Startup Tela Blu di Torino: Numeri da Record

Non chiamatelo e-commerce perchè Tela Blu è un brand verticale nativo digitale. E la differenza non è banale. I v-brand nativi digitali che stanno rivoluzionando il mercato usano sempre  il web in maniera “non convenzionale”.

Ciò che cambia fra e-commerce e v-commerce è che i v-brand sono totalmente focalizzati sulla costumer experience. E proprio questa si sta rivelando la vera forza di Tela Blu, la startup torinese che ha debuttato on line nel mese di Ottobre ed in meno di due mesi ha già costruito una vasta community attorno al concetto di affordable luxury.

La promessa è di offrire ai clienti qualità, stile e ricerca ad un prezzo contenuto. Camicie, t-shirt, pantaloni e maglieria: pratica e funzionale, la collezione Tela Blu non segue le tendenze ma permette a tutti gli uomini di crearsi il proprio look a partire da capi passepartout.

Start Up Tela Blu, le novità

Il business model di Tela Blu è basato sul totale abbattimento del costo di intermediazione: niente negozi, niente agenti. Il web è il mezzo per vendere e per intercettare in maniera efficace ed immediata il target ma anche  i feedback dei clienti.

Controllando l’intera filiera è più facile rapportarsi in un processo di one to one marketing. L’obiettivo è costruire una brand experience chiara e definita. Il prezzo è contenuto perché la startup supera i tradizionali schemi di vendita: vende solo on line, senza agenti, senza intermediari, senza negozi e accorciare la filiera consente di calmierare i costi.

La shopping experience  è semplice e intuitiva, la navigazione del sito veloce e diretta per consentire ai clienti di scegliere i propri outfit senza perdere tempo, le spedizioni e resi sono gratuiti per consentire al cliente di provare i capi a casa e poi decidere se tenerli o restituirli.

Ma la vera novità di Tela Blu è lo strumento di misura Virtusize, sviluppato in Svezia ed utilizzato per la prima volta in Italia proprio dalla startup. Basta un metro e ogni cliente ha la possibilità di provare i capi semplicemente confrontandoli con quelli che già possiede per sapere subito come vestirà il capo che sta per acquistare. L’economia torinese viaggia sempre di più sul web, esempio mirabile TedxsalonTorino per un’ecomonia verticale.

Scritto da Silvestra Sorbera

Silvestra Sorbera, classe 1983, piemontese di origini siciliane, è una giornalista e autrice di racconti e romanzi. Ha pubblicato nel 2009 “La prima indagine del Commissario Livia” e a maggio del 2016 la seconda indagine dal titolo “I fiori rubati” con la casa editrice LazyBOOK.
Nel 2013 ha realizzato la favola per bambini “Simone e la rana”, e il saggio letterario – cinematografico “La forma dell’acqua. Camilleri tra letteratura e fiction”. Nel 2014 pubblica con la casa editrice LazyBOOK i racconti “Vita da sfollati” e a seguire “Sicilia” e “La guerra di Piera” e a dicembre 2016 il romanzo autobiografico “Diario per mio figlio”.
A giugno 2016 con la casa editrice PortoSeguo il romanzo “Sono qui per l’amore”. Nel 2017 pubblica il racconto lungo new adult “Un amore tra gli scogli” e la favola “Simone e la rana. Viaggio nel castello stregato”.