Statistiche MIUR: Cresce il numero degli immatricolati

Valeria Fedeli, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si è mostrata soddisfatta del risultato ottenuto relativamente alle immatricolazioni relative all’anno 2017/2018.

Valeria Fedeli, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si è mostrata soddisfatta del risultato ottenuto relativamente alle immatricolazioni relative all’anno 2017/2018.

Statistiche MIUR: 290.131 studenti immatricolati nell’anno scolastico 2017/2018

Non posso nascondere la mia soddisfazione per l’incremento delle immatricolazioni registrato nell’anno accademico 2017/2018: in base alle informazioni contenute nei database ministeriali, sono 290.131 le studentesse e gli studenti che hanno scelto di intraprendere, quest’anno, un percorso di studi universitario. Un dato che segnala un’inversione di tendenza significativa per questo settore formativo. Per ritrovare un livello simile di ingressi, infatti, come viene riportato oggi anche sugli organi di stampa nazionali, bisogna guardare al 2008/2009. […]

Sono orgogliosa del lavoro fatto fin qui. Le nostre università sono il pilastro su cui costruire lo sviluppo del Paese. Mi auguro che questo impegno […] non venga disperso, ma anzi venga proseguito dal prossimo governo con la stessa lungimiranza e con lo stesso senso di responsabilità.

Statistiche MIUR: i fondi stanziati per l’università

Parole entusiaste e  piene di speranza quelle del Ministro del MIUR. La Fedeli spera che il prossimo Governo italiano – non ancora formato ad oggi – possa proseguire sulla stessa strada. Il prossimo esecutivo dovrà valorizzare e sostenere i ragazzi italiani che scelgono il percorso universitario nonostante le difficoltà.

 Abbiamo lavorato per migliorare la qualità e l’efficienza del nostro sistema universitario, in termini di semplificazione delle procedure, di sostegno e valorizzazione del settore, di investimenti e attenzione alle nuove generazioni. Con l’obiettivo di costruire condizioni di uguaglianza e pari opportunità per tutte e tutti. I primi risultati sono evidenti se consideriamo che l’aumento delle immatricolazioni ha riguardato il territorio nazionale nella sua interezza. Nel nuovo Piano triennale 2016–2018 abbiamo introdotto linee strategiche di sviluppo del sistema universitario per stimolare e premiare gli atenei che si distinguono e mostrano segni di miglioramento. […] 

Per questo intervento abbiamo assegnato alle Università circa 300 milioni di euro

Statistiche MIUR: gli incentivi contro l’abbandono del percorso universitario

Numerosi gli incentivi messi a disposizione degli studenti, volti a contrastare il crescente fenomeno dell’abbandono.

Ma abbiamo messo in campo misure importanti destinate direttamente alle studentesse e gli studenti. Misure che mirano a incentivare le immatricolazioni e a ridurre il fenomeno degli abbandoni e che hanno riformato in maniera radicale e strutturale le politiche di diritto allo studio. Abbiamo stabilizzato il Fondo Integrativo Statale (FIS) per il diritto allo studio a 237 milioni di euro […] e contemporaneamente abbiamo varato specifici interventi che hanno finalmente consentito la fissazione, dopo una lunga e complessa trattativa, dei fabbisogni finanziari delle Regioni in tema di diritto allo studio e dei nuovi criteri di riparto del FIS.

Conseguentemente alle nuove normative, gli studenti con ISEE fino a 13.000 euro potranno essere esonerati dal pagamento delle tasse. Per gli studenti con un reddito tra i 13.000 e i 30.000 euro le tasse saranno invece calmierate.

Statistiche MIUR: poche studentesse scelgono materie scientifiche

Con il provvedimento che definisce i criteri per la ripartizione delle risorse per il diritto allo studio sono stati introdotti interventi mirati a incentivare la mobilità internazionale, per le studentesse e gli studenti meritevoli provenienti da contesti socio-economici svantaggiati, l’orientamento e il tutorato universitario, le iscrizioni alle classi di laurea di ambito scientifico–tecnologico, con riferimento particolare alle iscrizioni delle studentesse.Per quest’ultimo ambito abbiamo lavorato con determinazione, convinti come siamo che un Paese non possa dirsi compiutamente sviluppato se, per via di pregiudizi e stereotipi culturali, non riesce a giovarsi delle intelligenze di tutti i suoi cittadini, donne o uomini che siano. Le studentesse che scelgono le materie scientifiche sono oggi il 38%, contro il 76% di quelle che intraprendono percorsi di studio in area umanistica. Continuiamo a impegnarci per garantire pari opportunità e libertà di scelta al nostro capitale umano. Per costruire società eguali e giuste.