Talco Cancerogeno: Nuova condanna per Johnson &Johnson

Risarcimento da 25,7 milioni di dollari in favore di una donna ammalatasi di cancro

Talco Cancerogeno Johnson e Johnson

La società Johnson & Johnson è stata condannata al risarcimento del danno in favore di Joanne Anderson, 66 anni, la quale ha sostenuto di aver sviluppato un cancro (un mesotelioma), a causa  dell’utilizzo del talco prodotto dalla società.

Il verdetto della giuria californiana

Il verdetto di condanna al pagamento di 25,7 milioni di dollari è stato pronunciato da una giuria della California. La giuria ha accolto la tesi dell’accusa, secondo la quale l’azienda non ha informato adeguatamente i consumatori dei rischi connessi all’impiego del suo prodotto, ossia che il suo talco contiene asbesto, anche detto amianto, e può causare tumori.

Questa tesi è stata respinta da Johnson & Johnson, che però ha già subito altre condanne per il suo prodotto ed è stata costretta a pagare centinaia di milioni di dollari, a titolo di risarcimento del danno.

I precedenti verdetti su casi analoghi

Così, ad esempio, nell’agosto dello scorso anno una giuria di Los Angeles aveva condannato Johnson & Johnson a versare 417 milioni di dollari ad una donna che, dopo aver utilizzato per anni il talco prodotto dalla multinazionale, si era malata di cancro alle ovaie.

L’accusa è sempre la medesima: non aver messo in guardia i consumatori contro i rischi di cancro legati all’uso del prodotto. Tuttavia alcune cause analoghe hanno avuto esito diverso innanzi alle corti del New Jersey, dove le richieste risarcitorie sono state rigettate, perché il giudice ha ritenuto di non aver trovato prove sufficienti del legame fra l’utilizzo del talco e l’insorgenza di tumori.

Pericolosità del talco. Cosa dice la scienza?

Questo nuovo verdetto riaprirà forse il dibattito sulla pericolosità o meno del talco per la salute, aspetto sul quale sino ad ora non sembra esserci grande chiarezza, né sicure evidenze scientifiche. Attualmente, l’International Agency for Research on Cancer (Iarc) classifica il talco usato per la cura della persona “possibly carcinogenic to humas” (gruppo 2B), come a dire c’è la possibilità, ma le prove sono limitate o non sufficienti per affermalo con certezza.