Il telefilm The Orville, che ha esordito in America l’autunno scorso, sbarca in Italia su Fox da giovedì 11 gennaio, alle 21,00. la serie è ideata, prodotta ed interpretata da Seth MacFarlane, il creatore di cartoni animati “adulti” come I Griffin, American Dad e il meno fortunato Cleveland Show.
Conoscendo i precedenti, ci si sarebbe aspettati una parodia. The Orville risulta invece una vera e proprio serie di fantascienza spaziale, con l’aggiunta però di una certa ironia.
Protagonista della serie tv è Ed Mercer che, appena nominato capitano dell’astronave U.S.S. Orville, si trova come primo ufficiale la sua ex moglie Kelly. Questa lo aveva tradito con un alieno azzurro e i loro continui battibecchi costituiscono l’aspetto più comedy della serie.
Tra gli altri membri dell’equipaggio il timoniere alcolizzato e scansafatiche Gordon, il suo compagno di bevute Lamarr, la dottoress Finn e l’aliena Alana. Quest’ultima, nonostante sia solo una ragazzina, ha una forza pari a quelli di dieci uomini. C’è poi Isaac, un essere artificiale che sta compiendo uno studio sugli esseri biologici, come gli umani.
Ultimo ma non per importanza Bortus, un alieno appartenente ad una specie che ha solo il genere maschile, i Moclan. Essi sono dunque in massa omosessuali che, tuttavia, riescono a riprodursi deponendo uova. L’episodio in cui a Bortus e al suo compagno nasce una figlia femmina (una deformità per i Moclan) è forse il più riuscito della prima stagione.
Somiglianze con Star Trek
Inevitabile non notare molto somiglianze tra The Orville e Star Trek. Isaac ricorda un po’ l’androide Data di The Next Generation. I Moclan somigliano alla lontana ai Klingon. Senza contare che l’Unione Planetaria, di cui la Terra fa parte, sembra ricalcata sulla Federazione.
Si potrebbero citare tante altre analogie. D’altro canto sono sempre esistite dei serial in qualche modo “concorrenti” di Star Trek. Già il vecchio telefilm Spazio 1999 con Martin Landau era considerato da qualcuno come la risposta inglese alla serie di Gene Roddenberry. Senza contare in tempi più recenti Farscape, Babylon 5 e il film Galaxy Quest.
Incredibilmente i fan di Star Trek della prima ora sembrano aver apprezzato la serie di MacFarlane. Disorientati dai nuovi prequel televisivi, che sembrano contraddire la continuity delle serie precedenti, divisi riguardo ai film realizzati da JJ Abrahms, a loro The Orville appare più vicina alle migliori serie Trek.
In fondo MacFarlane si dice un fan del lavoro di Roddenberry. Non a caso ha voluto nel suo staff due veterani Trek: lo sceneggiatore Brannon Braga e l’attore-regista Jonathan Fakes.
Particolarità
La differenza tra i due telefilm sta però nell’approccio più ironico di MacFarlane. Certo, anche in Star Trek non mancava qualche momento comedy, ma qui abbandona situazioni grottesche. Per esempio il tormentone della dottoressa Finn che subisce le avances di un alieno gelatinoso, convinto di essere un playboy. Anche il linguaggio impiegato dai personaggi è spesso più scurrile di quello che sentiremmo sull’Enterprise.
Nonostante ciò, The Orville presente ugualmente delle buone trame fantascientifiche con un’ottica sociale. Esattamente come faceva Roddenberry.
MacFarlane, in più, è stato in grado di inserire cammei di attori famosi. Se in Star Trek, Whoopy Goldberg a parte, i grandi attori comparivano solo nei film per le sale, qui possiamo vedere in singoli episodi divi, come Liam Neeson e Charlize Theron. Sicuramente un valore aggiunto per il pubblico.