The Story of Menstruation: il cartone Disney che spiega il ciclo

Nel 1946 il cortometraggio destinato alle scuole per spiegare la storia delle mestruazioni prodotto dalla Walt Disney.

 

Correva l’anno 1946 quando la Walt Disney lavorò sulla necessità di spiegare alle bambine, e in generale ad un pubblico in pubertà, cosa fossero le mestruazioni e da cosa fossero causate.

Ecco che nasce un cortometraggio di circa 11 minuti, intitolato “The Story of Mestruation” in cui, con semplici personaggi presi in prestito dalle fiabe più dolci e un linguaggio molto basilare, viene spiegato tutto ciò che c’è da sapere su uno degli aspetti femminili della crescita: il ciclo mestruale.

Un lavoro indubbiamente insolito per Disney ma, in quel periodo, necessario per diversificare la produzione dei contenuti e dare risalto a un argomento comune a tutti.

Il lavoro fu commissionato dalla International Cello-Cotton Company, nota azienda dell’epoca, produttrice degli assorbenti Kotex, con la supervisione del ginecologo Mason Hohn, con l’obiettivo di essere proiettato nelle scuole americane.

Gloria Blondell fu l’attrice americana scelta per prestare voce al lavoro.

Il documentario nel dopoguerra

Sono anni delicati quelli del dopoguerra, in cui tutto si sta ricomponendo per dare nuova vita ad un sistema rotto dalla guerra stessa. L’argomento mestruazioni è indubbiamente tabù, ciononostante la Disney ha ritenuto opportuno informare e insegnare alle ragazze americane come comportarsi in quei particolari giorni del mese.

Nel film infatti si utilizza più volte il termine ‘vagina’ senza nasconderlo dietro a sinonimi banali e si spiega esattamente come funziona il sistema riproduttivo femminile, sdoganando una serie di falsi miti.

Il credo popolare era quello che per esempio, durante il periodo mestruale, non ci si potesse lavare o fare dello sport o addirittura ballare. Viene perciò propagandato uno stile di vita del tutto normale e dove vengono sottolineati i problemi classici di quel periodo: mal di testa, svogliatezza e dolori al basso ventre.

Si parla di tube di Falloppio, di ovuli, di ovaie, di sangue…a tutto viene dato un nome e una spiegazione.

Una concezione ancora maschilista

Nei pochi minuti di durata del corto, la donna traspare come colei che deve occuparsi della casa, convolare a nozze e prendersi cura dei figli; inoltre il film non tratta l’argomento dei rapporti sessuali e del concepimento, in quanto viene evidenziato il fatto che “siamo parte del piano eterno per trasmettere il dono della vita”.

Opinabile come considerazione, ma del tutto conforme alla mentalità di quel tempo (e per alcuni ancora adesso). Si stima che venne visto da quasi 100 milioni di studentesse fino alla fine degli anni Sessanta.

Scritto da Silvia Pavan

Moglie e mamma. Mi piace scrivere di qualsiasi cosa, non ho un genere preciso. Anzi no, non mi piace scrivere di politica e televisione.
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