NAPOLI – Un ennesimo episodio di violenza ai danni di un minore si registra per le strade della città a pochi giorni dall’ultimo caso di aggressione. Questa volta è successo davanti alla stazione “policlinico” della metropolitana dove, intorno alle 21.30 di ieri, un sedicenne è stato prima insultato e poi colpito al volto da una baby gang di coetanei tra i 16 e i 18 anni.
La vittima è stata portata subito dai genitori all’ospedale Vecchio Pellegrini. Nonostante il naso rotto e una prognosi di 30 giorni, il ragazzo ha rifiutato il ricovero mentre nel frattempo la polizia, allertata in ospedale, sta conducendo le indagini.
Il terrore delle baby gang
Questo è il quarto episodio in ordine di tempo che si verifica a Napoli. Prima ancora ricordiamo il caso del 17enne Arturo accoltellato la settimana prima di Natale e che oggi torna a scuola; poi c’è stato l’episodio di Chiaiano, questa volta la vittima è un 15enne che ha persino dovuto subire un intervento per l’asportazione della milza; infine, è solo di ieri l’ultima aggressione avvenuta a Pomigliano d’Arco a danno di due ragazzi di 14 e 15 anni.
Questa escalation alquanto preoccupante di violenza fa sorgere diversi interrogativi, primo fra tutti i motivi che possono portare dei minori a rendersi tanto pericolosi nei confronti di altri loro coetanei e, secondariamente, il ruolo dei genitori e della scuola, che talvolta sembrano non accorgersi dei prodromi di questi episodi.
Il tema è assai complesso e se da un lato saranno le forze dell’ordine e la giustizia a dare una risposta, dall’altro lato dovrebbero essere incentivati gli sforzi per arrivare alla radice del problema e capire cosa turba questi giovani a tal punto da rendersi tanto aggressivi.