La professoressa di Alessandria legata e picchiata dai ragazzi non li denuncia alle forze dell’ordine.
La docente insegna alle superiori e viene descritta “fragile fisicamente“ e che “fatica a camminare e a difendersi“ e il fatto che non abbia denunciato gli allievi aggressori denota il clima di paura in cui vivono i professori oggi.
Paura e scarsa autorevolezza dei docenti e dei genitori. Questa decisione dell’insegnante è stata infatti approvata dal Consiglio di classe, che oltre ad essere costituito dai docenti gode della partecipazione dei rappresentanti dei genitori.
Nell’ambito scolastico hanno quindi deciso di sospendere i ragazzi violenti che hanno tra i 14 e i 15 anni e il provvedimento è stato poi convertito in lavori di pulizia, per un mese, nella scuola stessa.
Professori e genitori che non sono educatori perché l’educatore deve essere volitivo e non temere le reazioni e ripercussioni sulla sua persona e sulla sua immagine, nonché immagine della scuola e della famiglia odierna.
Alessandria: Giochi perversi di bambini mai cresciuti
Ai ragazzi oggi mancano figure che non si fanno ricattare dai loro giochi perversi, dalle loro minacce, dalle loro delusioni e dalla loro violenza.
Questi sono giochi perversi di bambini non cresciuti che a 14 anni legano ad una sedia col nastro adesivo l’insegnante e la prendono a calci e a 20 anni filmano la violenza sessuale perpetrata ad una minorenne. Il gesto è infatti stato filmato e postato il video su social anche se è poi stato rimosso.
Ragazzi bulli per scelta o per non finire vittime dei bulli e mi riferisco al fatto che l’episodio accaduto un mese fa ha coinvolto un’intera classe e che solo un ragazzo tra loro ha alla fine liberato la docente.
Ragazzi, sintomo di una società in crisi
La famiglia da autorevole è diventata prima autoritaria e poi permissiva. I professori autorevoli sono diventati autoritari o permissivi. I ragazzi vengono risucchiati dal caos. Si perde il senso della vita.