Nel Comune di Varedo, in provincia di Monza Brianza è stata arrestata una maestra d’asilo. L’accusa è di maltrattamenti verbali e fisici su minori dai 4 ai 6 anni. L’insegnate, una donna di 45 anni, è ora agli arresti domiciliari come disposto dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Monza.
Le indagini sono partite grazie alla denuncia presentata dal Dirigente dell’Istituto di Varedo, in seguito alle segnalazioni di alcuni genitori preoccupati per i loro figli. Alcuni bambini non volevano andare a scuola quando c’era quell’insegnante e facevano brutti incubi.
I filmati delle telecamere nascoste rivelano i comportamenti della maestra
In seguito alla denuncia è stata installata in classe una telecamera nascosta che ha documentato i comportamenti della maestra per due settimane. I filmati hanno rilevato oltre 100 episodi di maltrattamenti psicologici e fisici su 15 bambini dai 4 ai 6 anni.
“Condotta violenta, consistente in strattonamenti e schiaffi, verbalmente aggressiva, prevaricatrice e inducente una condizione di timore, di sottomissione e di continua costrizione, posta in essere dall’insegnante nei confronti dei bambini”: è quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare.
L’insegnante minacciava ed insultava i bambini, instaurando un clima di terrore: “Vai al cimitero”, “Stupido” ripeteva spesso. Costringeva i piccoli a stare immobili per ore con le braccia conserte. Imponeva assoluto silenzio senza peraltro svolgere attività didattiche. Se i bambini si muovevano o parlavano fra di loro partivano i maltrattamenti.
La maestra si comportava come una bulla
Le telecamere nascoste hanno portato alla luce comportamenti tipici dei bulli. La maestra disprezzava i lavori dei bambini e alzava sempre la voce. Ad una bimba ha spezzato il disegno fatto dicendo che era orrendo. Un bambino sarebbe stato costretto ad asciugare, con la sua salvietta per il viso, l’acqua che aveva fatto cadere a terra. L’insegnante avrebbe poi messo i piedi sull’asciugamano del piccolo, restituendoglielo tutto sporco.
I maltrattamenti più frequenti consistono in strattonamenti, calci e sberle. Le telecamere hanno ripreso la maestra mentre tirava un calcio ad un bimbo perché non stava fermo.
Un altro piccolo è stato strattonato perché si era addormentato per la noia. Questi sono solo alcuni degli episodi portati alla luce dalle telecamere. Sono numerosi anche gli insulti e le minacce: “Dillo a chi ti pare, non mi interessa se mi licenziano, e ti picchio».
Alcuni bambini hanno raccontato ai genitori che la maestra non dava loro il permesso di andare in bagno, costringendoli a trattenersi per ore.
La maestra era già stata sospesa
La maestra dell’asilo di Varedo aveva già subito una sospensione disciplinare di un anno, tre anni fa, in seguito ad un litigio con una collega.
Quando i carabinieri sono andati a casa sua per arrestarla, la donna ha insultato anche loro. È stata infatti denunciata anche per oltraggio a pubblico ufficiale.
Telecamere negli asili
Quello avvenuto nell’asilo di Varedo è l’ennesimo caso di maltrattamenti sui minori che si verifica in un luogo in cui i bambini dovrebbero sentirsi ed essere protetti. Anche questa volta l’autore dei maltrattamenti è una figura fondamentale per i piccoli. Si tratta infatti della loro maestra, la persona che dovrebbe accoglierli ogni giorno col sorriso ed insegnare loro a crescere serenamente.
Le telecamere sono molto utili per documentare ciò che queste piccole vittime sono costrette a subire. Lo sarebbero però molto di più se fossero installate prima del verificarsi di questi episodi, costituendo un valido deterrente. I bambini sarebbero così tutelati prima che le persone alle quali vengono affidate possano fare loro del male.