Il Castello di Santa Severa è situato lungo la costa Tirrenica settentrionale di Roma e rappresenta un patrimonio di inestimabile valore storico e culturale.
Il Castello deve il suo attuale nome alla giovane martire cristiana Severa uccisa, insieme ai suoi fratelli, il 5 giugno del 298 d.C.
A lei era dedicata la Chiesa Paleocristiana, rinvenuta in epoca moderna ed attualmente visibile, in parte, nella Piazza della Rocca.
In essa sono stati fatti ritrovamenti risalenti all’età del Bronzo, età in cui le popolazioni si stabilirono grazie a molti corsi e sorgenti d’acqua dolce.
L’abitato etrusco divenne poi sede, prima metà del III secolo, di una colonia romana (Castrum) i cui resti sono presenti nelle mura di fortificazione.
Successivamente, l’area subisce ancora una metamorfosi in età imperiale, trasformandosi da ‘accampamento’ militare in residenza di ricche famiglie romane.
La struttura del Castello vero e proprio, si ha solo nel XIV secolo, che lo vede circondato da un fossato e collegato da un ponte di legno alla imponente fortificazione cilindrica.
La prima documentazione scritta del castello risale al 1068, anno in cui il Castello e la Chiesa furono donati dal conte di origine normanna all’Abbazia di Farfa che nel 1130 che la donò a sua volta ai confratelli di S. Paolo.
Nel 1482 Papa Sisto IV lo donò all’Ordine del Santo Spirito che ne fu proprietario fino al 1980. Proprio in questo periodo prende vita il Borgo in cui è visibile in ogni parte lo stemma tipico dell’Ordine: la croce patriarcale.
Dopo un lungo periodo di decadenza, il Castello fu utilizzato anche dai tedeschi come base strategica nel corso della seconda guerra mondiale.
In un’età più recente, il Castello divenne proprietà dell’ Azienda Sanitaria Locale e attualmente della Regione Lazio, che dal 2014 ne ha voluto la riapertura estiva ai visitatori dando la possibilità di fruire di questo straordinario patrimonio.
Il Castello oggi
Grazie ai recenti restauri, il castello si avvia a divenire uno dei più importanti poli culturali settentrionali di Roma. È prevista la creazione di un polo museale che comprenderà i già esistenti Museo Nazionale Antiquarium di Pyrgi, il Museo del Mare e della Navigazione Antica e il nuovo Museo della Rocca, attraverso il quale ripercorrere le vicende storiche del sito.
Quest’ultimo esporrà i reperti ritrovati durante gli scavi curati dalla Soprintendenza e dai volontari del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite che hanno portato alla luce nell’area del cortile della Rocca una domus romana di epoca imperiale, una necropoli e una chiesa paleocristiana del V secolo.
All’interno dei locali della Rocca vi sarà una ricostruzione in 3D del Castello di Santa Severa che accompagnerà i visitatori in un viaggio virtuale dalle testimonianze dell’uomo di Neanderthal fino all’ epoca etrusca, romana e medievale. Questo progetto multimediale, curato da Piero Angela e Paco Lanciano, sono stati presentati al FORUM PA. All’interno della Rocca, inoltre, vi sono spazi destinati ad attività culturali ed esposizioni temporanee.
Castello di Santa Severa: Eventi e progetti futuri
Particolare, all’interno dell’immenso Castello, risulta essere l’evento riguardante lezioni di Kundalini Yoga. Ogni domenica, infatti, alle ore 11 fino al 27 maggio 2018 (escluso il 20 maggio), verranno date lezioni della pratica della Kundalini, propensa a risvegliare la propria energia, per vivere un’esistenza piena, intuitiva e perfetta.
La prenotazione avviene obbligatoriamente telefonicamente al numero +39 06 3996 7999
Il costo è di € 5,00 a lezione, con diritti di prenotazione di € 2,00.
È possibile inoltre acquistare il pacchetto da 4 lezioni, senza diritti di prenotazioni, al costo di € 20,00.
Castello di Santa Severa come futuro ostello?
Recentemente il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha annunciato che il Castello di San Severa ospiterà un ostello della gioventù al suo interno. Potranno essere ospitati 40 clienti, con prezzi contenuti, in stile ostello appunto. Secondo Zingaretti, questo sarà l’ostello migliore d’Europa, dedicando il progetto alla fascia generazionale del futuro.
Nel 2018 saranno inoltre realizzate aree ristoro, bar, caffetteria ed enogastronomia dove verranno offerti prodotti tipici del territorio laziale.
All’interno del castello potranno essere concessi in affitto spazi anche ad aziende e privati cittadini per convegni, conferenze, seminari, spettacoli teatrali e musicali oltre che celebrazioni di matrimoni religiosi e civili.
Verrà inoltre realizzato un Innovation Lab che consentirà ai suoi visitatori di godere degli effetti della realtà aumentata, inquadrando anche solo semplicemente con il proprio cellulare l’oggetto di proprio interesse per ricevere informazioni a riguardo. Verranno mandati video ad alta definizione e tali processi tecnologici daranno modo di accedere a un nuovo modello di interpretazione dell’arte e della cultura.
Alcune zone del Castello potranno essere visitate come se l’utente fosse davvero presente sul luogo; ognuno potrà guardare dove più desidera non essendo mai “vincolato”. I contenuti potranno essere accoppiati a monitor multitouch oppure a sistemi video immersivi, anche interattivi, il tutto grazie a nuovissime tecnologie. Questo del Castello di San Severa, risulta essere un investimento verso i territori, i Comuni e anche per la Capitale, per esportare dalla città anche qualità e funzioni molto pregiate.
Castello di Santa Severa, Costo dei Biglietti
Per quanto riguarda i costi dei biglietti, il biglietto intero ha il costo di € 8,00 mentre il ridotto € 6,00. Quest’ultimo è rivolto ai minori tra 6 compiuti e 14 anni di età e agli adulti di oltre 65 anni, ai gruppi di almeno 12 persone, gruppi di alunni di scuole pubbliche e per chi acquista il servizio didattico (visita, laboratorio o autoguida); insegnanti di ordine e grado (MIUR) con documento che lo attesta o dipendenti MIBACT.
Inoltre il biglietto ridotto è rivolto anche per i dipendenti del teatro di Roma.
Il biglietto gratuito invece è rivolto ai minori fino ai 6 anni, i ragazzi under 18 e i bambini fino ai 10 anni che acquistano un laboratorio; gruppi scolastici che acquistano un servizio didattico e anche ai residenti di Santa Marinella; soggetti con disabilità, guide turistiche, titolari della tessera I.C.O.M (International Council of Museums); studenti universitari di archeologia, storia dell’arte, beni culturali e architettura con documento che attesta ciò e giornalisti.