Altro importantissimo riconoscimento per l’Irpinia: la prestigiosa rivista Forbes (che solo poche settimane fa ha riconosciuto i Mastroberardino come una delle famiglie più importanti d’Italia) ha premiato il Taurasi come un must drink tra i vini rossi italiani.
Poco conosciuto all’estero per via della predominanza di altri marchi come il Barolo o il Brunello di Montalcino, il Taurasi è una vera perla del sud e in particolare dell’Irpinia. Il vino, infatti, proviene dalla vite dell’Aglianico ed è un DOCG irpino.
Si legge sulla rivista:
Il Taurasi, senza dubbio uno dei migliori rossi italiani, viene raramente riconosciuto come altri vini. Questa è una vergogna, visto che non solo offre una qualità eccezionale, ma può invecchiare bene per decenni.
Forbes: l’elogio a Mastroberardino e Feudi di San Gregorio
Tra i migliori Taurasi in assoluto quello della famiglia Mastroberardino; cantina del 1878 curata prima dal padre Antonio e poi dal figlio Pietro, esportando in tutto il mondo i migliori vini irpini e campani. Ancora una leggenda – secondo Forbes – la “riserva 1968”.
Subito dopo la cantina Feudi di San Gregorio di Antonio Capaldo che dichiara al giornalista:
“Il Taurasi è Irpinia, è stato il primo vino DOCG irpino e rimarrà nel cuore di ogni persona”. Il vino è prodotto su un suolo vulcanico da una vite che ha più di trent’anni: “Il migliore modo per farlo”, dice Capaldo.
I migliori Taurasi in circolazione secondo Forbes
L’articolo si conclude con una lista di vini Taurasi in circolazione secondo il critico della rivista:
- Mastroberardino Radici Taurasi 2012
- Feudi di San Gregorio Piano di Montevergine Taurasi 2011
- Antonio Caggiano Taurasi “Vigna Macchia dei Goti” 2013
- Luigi Tecce Taurasi “Poliphemo” 2013
- Contrade de Taurasi 2011
- Donnachiara Taurasi Riserva 2012
- Pietracupa Taurasi 2011
- Terredora Taurasi “Fatica Contadina” 2011
- Tenuta Cavalier Pepe Taurasi “Opera Mia” 2012
- Vinosia Taurasi “Santandrea” 2013