Non solo alcuni politici e molto del pubblico di Sanremo, anche un sacerdote irpino scrive parole durissime contro Mahmood, il giovane vincitore del Festival incoronato tra mille polemiche per il poco rispetto dato al televoto. Il parroco usa parole durissime, sul suo profilo Facebook, contro il cantante italiano di origini egiziane che ha proposto una canzone che richiama vagamente melodie orientali.
Don Salvatore Picca, parroco di San Martino Valle Caudina, scrive:
Sarò un sovranista…un fascista…un nazionalista…uno squadrista e tutti gli ista del mondo ma la canzone di Mahmood davvero non si può sentire… è semplicemente vergognosa…ma si è realmente fascisti e razzisti dicendo che non può vincere il festival della canzone italiana una schifezza del genere e che non si può dire a tutto il mondo che la canzone italiana è ridotta a quello schifo???? WWWWW IL VOLO… purtroppo hanno avuto una sola pecca non erano musulmani non erano immigrati non erano pieni di tatuaggi non erano drogati erano solo troppo italiani e con una canzone troppo italiana per vincere il festival della canzone italiana
Da fan sfegatato del Volo, come sembra, insinua che Mahmood abbia vinto perche musulmano, immigrato (quando il cantante in questione è cittadino italiano), drogato e con tatuaggi. Il prete si era già fatto notare alcune settimane fa per i suoi attacchi contro gli immigrati. Non esitò a definirsi, in polemica con Famiglia Cristiana, un ammiratore di Salvini.
Criticato non solo dagli utenti del social, ma anche da altri religiosi come don Vitaliano della Sala che commenta così:
Messaggio sbagliato. Difendo Mahmood: i soldi rovinano i rapporti, dice nella canzone ed è il messaggio che ogni giorno ripetiamo in chiesa.
Intanto la polemica si allarga ed il suo post è stato già riportato da molte testate nazionali, uscendo fuori dai confini irpini.
Sarò un sovranista…un fascista…un nazionalista…uno squadrista e tutti gli ista del mondo ma la canzone di Mahmood…
Gepostet von Salvatore Picca am Sonntag, 10. Februar 2019