“Al di là” o “aldilà”: come si scrive in italiano? Attaccato o staccato? Con o senza accento? Tra i dubbi relativi all’italiano scritto vi è anche quello relativo ad “al di là/aldilà”. Entrambe le forme sono corrette ed esistenti, tuttavia posseggono significati diversi e diversi saranno quindi i contesti linguistici nei quali sarà opportuno utilizzare l’una o l’altra forma. In entrambi i casi è corretto accentare l’ultima vocale.
“Al di là” è una locuzione avverbiale che assume il significato di “oltre; dall’altra parte” e, come sottolineato dall’Accademia della Crusca, va scritto separato in frasi quali “al di là del fiume”; “saltare al di là del fosso”. La forma unita “aldilà” verrà utilizzata per indicare la vita ultraterrena e assumerà valore di sostantivo. Si scriverà dunque “credere nell’aldilà” e non “credere nell’al di là”. Ad indicare la forma da utilizzare sarà il contesto della frase e il loro significato come accade anche nei casi, già presi in esame, “a posto o apposto”, “in fondo o infondo”, “c’entra o centra”.
“Al di là” e “aldilà” sono due termini appartenenti alla lingua italiana e differenti tra di loro per il significato, per tale ragione sul “Nuovo De Mauro” essi vengono lemmatizzati separatamente; il dizionario Treccani lemmatizza invece solo “al di là” e riporta “aldilà” tra le indicazioni morfologiche; il DOP (Dizionario di Ortografia e Pronuncia) propone “aldilà o al di là” come unico lemma.